Nel 2020, secondo la società, flotte saranno attive a Dallas-Fort Worth e a Dubai
DALLAS - Il cielo è la nuova frontiera di Uber. La società non vuole lanciare una compagnia aerea, ma punta a realizzare una flotta di taxi volanti, in grado di sollevarsi in cielo in caso di necessità.
Pensate al secondo episodio di “Ritorno al futuro”: autostrade nei cieli delle città sulle quali sfrecciano veicoli che evitano il traffico terrestre. Bene, è quello che in sostanza vogliono fare a Uber, e per un prezzo per chilometro solo di poco superiore a una classica corsa in automobile: la stima attuale è di 1,32 dollari per miglio percorso.
Il progetto è ambizioso: Uber ha annunciato durante la conferenza “Elevate Summit” di voler mettere in piedi entro il 2020 una rete di veicoli elettrici in grado di decollare e atterrare in verticale, come gli elicotteri. Saranno piccoli, ecologici e silenziosi a sufficienza per non creare ulteriore confusione nelle già caotiche città. «È il prossimo passo naturale per Uber», è stato dichiarato.
Le fasi di test verranno effettuate a Dallas-Fort Worth e a Dubai, dove sono già stati stretti degli accordi con aziende locali ma anche con colossi del calibro di Bell Helicopter, Embraer, Aurora e Pipistrel. A Dubai si punta a spostare in volo i visitatori che arriveranno nella metropoli per l'Expo 2020. I lavori per la creazione delle prime quattro stazioni di decollo-atterraggio, dotate di varie piattaforme e di impianti di ricarica (sviluppati con una tecnologia esclusiva) inizieranno già il prossimo anno.
I tempi di percorrenza verranno abbattuti con i taxi volanti: per percorrere la distanza tra il centro di San Jose e il porto di San Francisco ci vorranno 15 minuti, contro le due ore attuali. Usufruire della flotta di Uber sarà così conveniente, assicurano dalla società, che a lungo termine sarà più conveniente prendere questi taxi che possedere un'automobile.