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CANTONEAddio Banca Coop: che cosa cambia per il cliente?

24.03.17 - 06:05
Il gruppo cede la sua ultima quota, il 20 maggio nasce Banca Cler. Nuovo nome, nuovo logo, nuovo design: «Per la gente nessun disagio, solo tanta digitalizzazione e opportunità in più»
Keystone
Addio Banca Coop: che cosa cambia per il cliente?
Il gruppo cede la sua ultima quota, il 20 maggio nasce Banca Cler. Nuovo nome, nuovo logo, nuovo design: «Per la gente nessun disagio, solo tanta digitalizzazione e opportunità in più»

BASILEA - Cinquantasette giorni ancora. Poi addio colori caldi; via l'arancione, benvenuto l'azzurro. Addio Coop, che vende la sua ultima partecipazione (10,4%) a Bkb (Banca cantonale Basilea) e si ritira dal mercato. E addio dunque anche al nome. Banca Coop resterà un ricordo. A partire dal 20 maggio diventerà Banca Cler, dal romancio "semplice, chiaro, comprensibile".

Quasi 250mila clienti coinvolti - L'allusione è un'intenzione: a essere più vicina ai suoi 241.272 clienti in Svizzera, ai quali oggi promette l'opportunità di «vivere l'esperienza di una nuova banca». Perché la denominazione, pare mai come questa volta, è solo l'ultima della formalità e aspira a segnare uno scarto netto e concreto rispetto al passato. «Il futuro è digitale», spiegano i vertici e «nell'era digitale cambiano anche le abitudini e le esigenze dei clienti».

Nuove carte, nessun costo - Tempo di rivoluzioni: e di disagi, forse, che si proverà comunque a minimizzare. «Cercheremo di contenerli il più possibile - precisa a tio.ch la portavoce Brigitte Haide – Le carte al momento restano valide, i clienti saranno dotati di nuove entro il 20 maggio, senza pagare nulla né doversi recare in banca. Numero e Pin rimarranno identici». Anche se, scontato, per i pagamenti si punta sugli smartphone. «Twint sarà solo l'inizio. Anche da noi la digitalizzazione porterà radicali cambiamenti nei prodotti e nel modo di pensare».

Arredamenti rinnovati: perché l'estetica conta - E-banking più facile, un maggior numero di canali con cui comunque entrare in contatto con i consulenti, ulteriori occasioni d'investimento e anche sedi rinnovate. Non solo nel logo, che sarà sostituito in tutte e 32 le succursali; l'arredamento adeguato al design, per un investimento di cui non si vogliono fornire cifre. «Entro il 2020 verranno modernizzate gradualmente ulteriori succursali, perché l'aspetto è il modo in cui i clienti percepiscono il contatto con la banca», riflette il ceo Hanspeter Ackermann. «Vogliamo clienti, ma anche collaboratori più soddisfatti».

Il percorso parallelo di reale e virtuale - Nel percorso verso il nuovo, reale e virtuale viaggiano paralleli: così da andare incontro a tutte le tipologia di clienti, compresi quelli che restano tradizionalisti. «Investiamo sia nelle nostre succursali sia nei punti di contatto e servizi digitali. Vogliamo offrire ai nostri clienti un'esperienza entusiasmante, indipendentemente dal canale che scelgono per svolgere le loro operazioni finanziarie». Verrà rivisitato il sito, sostituiti i formulari vecchi.

Chat e video in "succursale" - E «a fine maggio, inizio giugno sarà inaugurata una anche della nuova succursale virtuale della Banca Cler che consentirà, in pochi minuti, di aprire un conto o di richiedere una carta di credito. Gli investitori potranno determinare il loro profilo e collocare i propri risparmi. A loro disposizione ci saranno dei consulenti online, pronti a rispondere alle domande in una prima fase tramite chat, successivamente anche tramite video. L'apertura del conto avverrà sotto forma digitale, l'identificazione tramite video e la stipulazione dei contratti interamente senza carta. Nei mesi successivi al lancio, la succursale virtuale verrà ampliata ulteriormente».

Una sola certezza: Supercard - Il cordone con Coop non sarà però tagliato radicalmente. «I clienti della Banca Cler continueranno, ad esempio, a beneficiare in esclusiva del programma Supercard di Coop» e negli ipermercati resteranno disponibili i bancomat per il prelievo.

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