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SVIZZERAL'industria svizzera resta sotto pressione

09.03.17 - 10:10
A dirlo è il barometro Ubs per le Pmi
Keystone
L'industria svizzera resta sotto pressione
A dirlo è il barometro Ubs per le Pmi

ZURIGO - L'industria svizzera rimane sotto pressione: nel primo trimestre il barometro UBS per le piccole e medie imprese (PMI) del ramo si è attestato a -0,38 punti, contro i -0,16 punti degli ultimi tre mesi del 2016. Il barometro delle grandi imprese del settore ha registrato un calo maggiore (-0,33 punti), scendendo a -0,56 punti.

In entrambi i casi hanno pesato il peggioramento del volume degli ordinativi e il basso livello di produzione, spiegano gli economisti di UBS in un comunicato odierno. Inoltre le grandi aziende valutano la situazione economica futura in modo decisamente meno roseo.

Il valore del primo trimestre del barometro si attesta al di sotto della media di lungo periodo sia per le PMI che per le società di dimensioni maggiori. Entrambe le categorie ritengono inoltre ancora troppo elevati i livelli dei propri organici, al contrario di quello che avviene nel terziario, con i fornitori di servizi che riferiscono di un numero adeguato di occupati.

Riguardo ai rivenditori al dettaglio, la maggioranza valuta la propria situazione economica tuttora negativamente, ma si è fermato il trend ribassista, sia fra le PMI che nelle entità più grandi.

Buone notizie arrivano dal turismo: le grandi società del ramo hanno valutato positivamente la propria situazione economica, per la prima volta dall'abbandono del limite di cambio minimo del gennaio 2015. Stando agli specialisti di UBS è però ancora presto per parlare di un'inversione di tendenza o di una ripresa duratura, dato che la situazione valutaria rimane tesa.

La situazione economica delle PMI del settore turistico viene ritenuta «tutt'altro che confortevole»: l'ultimo incremento dei ricavi risale alla fine del 2014 e anche la domanda si è indebolita nel primo trimestre di quest'anno.

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