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SVIZZERABNS: il denaro contante non sparirà

27.02.17 - 15:12
La concorrenza delle transazioni elettroniche non avrà il sopravvento
BNS: il denaro contante non sparirà
La concorrenza delle transazioni elettroniche non avrà il sopravvento

BASILEA - Il denaro contante nelle operazioni di pagamento non è destinato a scomparire, anche se subisce sempre più la concorrenza delle transazioni elettroniche. È quanto ha affermato oggi al "World Banknote Summit" di Basilea il vice presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Fritz Zurbrügg.

L'uso delle banconote, in talune economie, è persino cresciuto di recente a causa delle incertezze provocate dalla crisi finanziaria mondiale. «La crisi, ha detto Zurbrügg, ha generato un'aumentata insicurezza riguardo allo stabilità delle banche» e questo fenomeno ha spinto molte persone a ricorrere alla moneta reale e a conservare parte dei risparmi al di fuori del sistema bancario.

Non è esente da tale tendenza la Svizzera, dove le banconote in circolazione superano la soglia del 10% del prodotto interno lordo, complice anche il basso livello dei tassi di interesse.

Secondo Zurbrügg, non è tuttavia in atto un accumulo di ricchezza "sotto il materasso": la gente apprezza semplicemente il fatto di poter pagare in contanti, senza che venga frenato lo sviluppo costante della "moneta di plastica", ossia delle carte di debito e di credito e di altre forme di pagamento elettronico. "La possibilità di vedere e di toccare il denaro ne accentua il valore", ha detto il vice presidente della BNS, ed è quindi "irrealistico" pensare che la moneta reale venga un giorno a sparire.

Zurbrügg ha anche parlato dell'uso del contante a fini criminali, accennando in particolare alla decisione della Banca centrale europea di rinunciare a stampare banconote da 500 euro e alla possibilità che la Svizzera segua il movimento ritirando i biglietti da mille franchi. «In Svizzera niente indica che le banconote di grosso taglio comportino rischi in questo campo. Le disposizioni vigenti sul riciclaggio di denaro sono sufficienti e il futuro della banconota da mille franchi è quindi assicurato».

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