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FRANCIACauzione di 1,1 miliardi di euro in Francia: respinto il ricorso du Ubs

12.01.17 - 11:22
L'istituto di credito svizzero è accusato di aver organizzato un esteso sistema di istigazione alla frode fiscale. UBS ha sempre respinto le accuse
Cauzione di 1,1 miliardi di euro in Francia: respinto il ricorso du Ubs
L'istituto di credito svizzero è accusato di aver organizzato un esteso sistema di istigazione alla frode fiscale. UBS ha sempre respinto le accuse

STRASBURGO - La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha confermato la validità della cauzione di 1,1 miliardi di euro imposta dalla giustizia francese a UBS, accusata di aver organizzato un esteso sistema di istigazione alla frode fiscale.

La decisione, presa all'unanimità dai sette giudici è definitiva e rappresenta un rovescio per la banca svizzera. I giudici hanno sottolineato «la preoccupazione crescente e legittima che esiste sia a livello europeo che internazionale contro i crimini finanziari, che rappresentano un comportamento socialmente inaccettabile, e la difficoltà nel lottare contro di essi».

La corte ha stabilito che «la cauzione richiesta rappresenta un provvedimento provvisorio che non pregiudica l'esito del contenzioso, e in secondo luogo, che l'importo è stato valutato dai giudici nazionali, in modo assai motivato, tenendo conto dei risultati delle indagini, degli addebiti, dell'ampiezza delle infrazioni perseguite e del possibile pregiudizio, nonché della multa in caso di condanna». Si è inoltre anche specificatamente guardato alle risorse a disposizione della banca.

UBS e la sua controllata francese UBS France sono incriminate per riciclaggio aggravato del provento di frode fiscale e per illecito reclutamento di clienti. Il 24 giugno la procura francese ha chiesto il rinvio a giudizio davanti a un tribunale di Parigi.

Secondo gli inquirenti, UBS fra il il 2004 e il 2012 ha messo in atto un meccanismo volto a incitare facoltosi clienti francesi ad aprire conti in Svizzera all'insaputa del fisco del loro paese. La frode ammonterebbe a 10 miliardi.

UBS ha sempre respinto le accuse. Dopo aver inutilmente ricorso in Francia contro la cauzione, giudicata di entità esagerata, la banca il 12 giugno 2015 si era rivolta a Strasburgo, facendo valere una violazione del principio di presunzione di innocenza. Oggi è giunto il no unanime dei giudici all'esposto presentato dai legali dell'istituto.
 
 

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