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SVIZZERAJordan: «La nostra politica monetaria espansiva funziona»

15.12.16 - 11:35
Secondo il presidente della direzione della Banca nazionale svizzera, i tassi negativi e la disponibilità a intervenire sul mercato delle divise «rimangono necessari e adeguati»
Jordan: «La nostra politica monetaria espansiva funziona»
Secondo il presidente della direzione della Banca nazionale svizzera, i tassi negativi e la disponibilità a intervenire sul mercato delle divise «rimangono necessari e adeguati»

BERNA - «La nostra politica monetaria espansiva funziona»: lo ha detto il presidente della direzione della Banca nazionale svizzera (BNS) Thomas Jordan, commentando la decisione dell'istituto di non intervenire sui tassi.

Il momento di una normalizzazione non è ancora vicino: secondo Jordan i tassi negativi e la disponibilità a intervenire sul mercato delle divise «rimangono necessari e adeguati», perché l'inflazione è sempre molto bassa e il franco rimane sopravvalutato. Il numero uno dell'istituto ha mostrato soddisfazione per quanto fatto: «La nostra politica monetaria ha dimostrato il suo valore nel turbolento ultimo semestre», ha affermato.

Da parte sua il vicepresidente Fritz Zurbrügg ha invitato le banche orientate al mercato interno a dare prova di prudenza. Il loro appetito è tuttora molto forte e i rischi che si sono accumulati dall'inizio della fase con i tassi bassi rimangono notevoli, sebbene siano lievemente calati gli squilibri nel settore ipotecario e immobiliare.

Gli stress test della BNS mostrano che al momento i rischi, grazie a una dotazione di capitale complessivamente buona, sono sopportabili, ha ammesso Zurbrügg. Ma a suo avviso gli istituti devono pensare tenendo conto di uno scenario più a lungo termine. Il vicepresidente della BNS ha peraltro attestato alle grandi banche progressi in relazione ai fondi propri. Ben vista a questo proposito è anche la costituzione di filiali elvetiche.

Il terzo membro della direzione, Andrea Maechler, ha ribadito la posizione dalla BNS: il franco rimane tuttora nettamente sopravvalutato. La situazione del mercato rimane difficile e comprende importanti rischi globali: l'istituto osserva quindi con grande interesse gli sviluppi sul mercato delle divise.
 

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