Cerca e trova immobili
Un altro calo nelle esportazioni, stavolta del 5,7%: è il quindicesimo consecutivo
BIENNE - Continua il momento difficile dell'industria orologiera: in settembre sono stati esportati prodotti per 1,71 miliardi di franchi, in diminuzione del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2015. Si tratta del quindicesimo calo consecutivo, indica la Federazione dell'industria orologiera (FH) in una nota.
In termini di volume, in settembre si è assistito a una flessione del 5,9% a 2,3 milioni di orologi esportati. I prodotti in acciaio, la categoria più venduta, hanno però fatto segnare valori in controtendenza con vendite in crescita sia in termini di volume (+1,8% a 1,31 milioni di unità), sia in termini di valore (+1,0% a 670 milioni di franchi).
L'export di orologi realizzati con metalli preziosi è invece fortemente regredito: le vendite sono risultate in calo del 21,3% a 33'600 unità, con un valore in diminuzione del 14,9% a 535,7 milioni di franchi.
Stati Uniti e Hong Kong si confermano essere i mercati più interessanti per l'orologeria svizzera. L'export in direzione degli Usa si è ripreso ed è cresciuto del 4,7% a 193,7 milioni di franchi, quello verso l'ex colonia britannica è invece crollato di ben il 39,6% a 187,6 milioni.
Vendite superiori ai 100 milioni di franchi anche per Giappone (+8,9% a 127,8 milioni), Regno-Unito (+32,4% a 120,6 milioni) e Cina (-0,6% a 108,3 milioni).
Più in generale, il calo delle esportazioni in settembre si è verificato in tutti i settori, da quelli di bassa gamma a da quelli di lusso. La flessione più marcata (-11,6% in termini di valore, -7,1% in termini di volume) è stata fatta segnare dagli orologi di un valore compreso tra 200 e 500 franchi.
