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ZURIGOLafargeHolcim perde 47 milioni nel primo trimestre 2016

12.05.16 - 08:12
Nello stesso periodo dello scorso anno il gigante del cemento aveva realizzato un utile netto di 275 milioni
LafargeHolcim perde 47 milioni nel primo trimestre 2016
Nello stesso periodo dello scorso anno il gigante del cemento aveva realizzato un utile netto di 275 milioni

ZURIGO - Perdita di 47 milioni di franchi nel primo trimestre 2016 per il gigante del cemento LafargeHolcim, contro un utile netto di 275 milioni di franchi realizzato un anno prima.

LafargeHolcim, in un comunicato diffuso oggi, precisa tuttavia che i profitti del primo trimestre del 2015 avevano beneficiato di entrate eccezionali di 432 milioni di franchi legate alla cessione di diverse partecipazioni.

L'utile prima della deduzione di interessi, imposte, ammortamenti e ammortamento dell'avviamento (EBITDA) è sceso del 15,6% a 774 milioni di franchi. Aggiustato degli oneri per la fusione tra Lafarge e Holcim e altri elementi straordinari, L'EBITDA è stato di 824 milioni di franchi (-21,5% rispetto allo stesso periodo del 2015).

«Nessuno desidera annunciare un calo del 21% della redditività operativa su base trimestrale», ha riconosciuto il CEO Eric Olsen in conferenza stampa, aggiungendo tuttavia che i risultati non sono rappresentativi dell'intero esercizio.

Nel periodo gennaio-marzo le vendite sono diminuite del 5,5% rispetto al primo trimestre del 2105 a 6,06 miliardi di franchi. Su basi comparabili sono leggermente aumentate (+0,1%).

Nella regione Asia-Pacifico il fatturato è sceso del 3% a 2,15 miliardi di franchi, mentre sulla performance dell'Europa (-3,6% a 1,5 miliardi) hanno pesato i risultati di Russia e Azerbaigian.

Medio Oriente e Africa hanno registrato vendite in calo del 9,9% a 1,05 miliardi, mentre la diminuzione per l'America Latina è stata del 15,7% a 682 milioni. In rialzo invece le vendite in Nord America, con un incremento dell'11,6% a 866 milioni di franchi.

Per l'anno in corso il gruppo calcola sinergie addizionali per 450 milioni, una riduzione dell'indebitamento netto da 18 a 13 miliardi e disinvestimenti per 3,5 miliardi. La domanda di cemento e calcestruzzo dovrebbe progredire del 2-4%.

 

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