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MONDOUomo contro macchina: la resa dei conti comincia adesso

09.03.16 - 10:28
La sfida del secolo durerà cinque giorni: in palio un milione di dollari
Uomo contro macchina: la resa dei conti comincia adesso
La sfida del secolo durerà cinque giorni: in palio un milione di dollari

SEUL - Cinque giorni per battere un computer. La sfida è cominciata poche ore fa, nella capitale della Corea del Sud: al Four Season hotel il maestro Lee Se-Dol, uno dei migliori talenti al mondo, proverà a battere AlphaGo, software per il gioco del Go sviluppato da Google DeepMind.

Un'impresa sulla quale pochi sono disposti a scommettere, in senso letterale: alla luce del fatto che AlphaGo ha già sconfitto un campione come Fan Hui, nell'ottobre del 2015, e che i creatori di AlphaGo giurano in questi cinque mesi sia diventato ancora più forte.  Ma Lee ci crede: è disposto a trattare solo sui margini della vittoria, che ammette potrebbe non essere schiacciante. "Sono solo un po' nervoso per il match", ha dichiarato prima di cominciare, senza prestare troppa fede alle dichiarazioni sconcertate di chi già l'ha preceduto nella sfida, uscendone sconfitto. "All'inizio della partita, non avrei mai immaginato che avrei potuto perdere", ha confessato l'altro ieri Fan.

Un gioco da tavolo cinese datato tremila anni fa sarà il banco di prova: di quello che è considerato il test più audace degli ultimi dieci anni almeno, nel misurare i confini dell'intelligenza artificiale. I precedenti non lasciano margini all'ottimismo: in passato le macchine hanno sempre dato filo da torcere all'uomo e archiviato celebri vittorie. Nel 1997 fece il giro del mondo quella di Deep Blue, super computer sviluppato da Ibm, contro il campione di scacchi Garry Kasparov.

In questo caso, la sfida sarà molto diversa, assicurano gli esperti: la complessità del gioco prescelto e il numero di mosse potenziali lasciano supporre che, per prevalere, l'intelligenza artificiale debba essere capace di intuizioni simili a quelle umane. Difficile predire se basteranno le due serie di "reti neurali profonde" di AlphaGo, che pare contengano milioni di collegamenti simili ai neuroni nel cervello e che il creatore David Silver ha descritto come "la cosa più simile alla fantasia che esista". Si dice infatti che il gioco del Go abbia più configurazioni possibili di quanti siano gli atomi dell'universo: stavolta, dunque, potrebbe essere quella buona. 

In tal caso, Lee Se-Dol s'intascherebbe un milione di dollari, altgrimenti, la stessa somma sarà assegnata a una macchina. 

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