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SVIZZERASECO: "Lenta ripresa dell'economia"

17.12.15 - 08:06
Si prevede una crescita dallo 0,8% del 2015 all'1,5% nel 2016 e all'1,9% nel 2017
SECO: "Lenta ripresa dell'economia"
Si prevede una crescita dallo 0,8% del 2015 all'1,5% nel 2016 e all'1,9% nel 2017

BERNA - L'economia svizzera dovrebbe riprendersi a partire dal prossimo anno, dopo il rallentamento dovuto al rafforzamento del franco. La SECO prevede una crescita economica svizzera dell'1,5% nel 2016 e dell'1,9% nel 2017. Tuttavia ha ancora ridotto, da 0,9% a 0,8%, la previsione per l'anno che si appresta a finire.

Il gruppo di esperti della Segreteria di Stato dell'economia, come già aveva annunciato a settembre, ritiene che la situazione sia migliorata da quest'estate. Questo dovrebbe portare a una normalizzazione della congiuntura nei prossimi due anni, precisa in un comunicato odierno.

La crescita del prodotto interno lordo (PIL) rimarrà inferiore alla media sul lungo termine del 2% quest'anno e il prossimo, ma si consoliderà a partire dal 2017. Le previsioni tengono anche conto degli effetti nel tempo dell'apprezzamento del franco dello scorso gennaio.

Spiragli a livello mondiale

Il ritmo piuttosto moderato dell'economia mondiale, il rallentamento di certi paesi emergenti e i timori concernenti la Cina hanno pesato anche sulla Svizzera e, al terzo trimestre, i Paesi industriali hanno registrato una crescita relativamente modesta. Ma nell'insieme, le prospettive congiunturali mondiali per il 2016 e il 2017 restano "moderatamente positive".

Gli analisti prevedono inoltre una leggera accelerazione nella zona euro, dove la crescita economica dovrebbe passare dall'1,5% di quest'anno all'1,6% nel 2016, e all'1,9% nel 2017. Le prospettive congiunturali per gli Stati Uniti si preannunciano "piuttosto buone", con una crescita del 2,5% nel 2015, e del 2,8% i due anni seguenti.

La Svizzera non si è ancora ripresa

Per gli esperti della Confederazione, l'economia svizzera non si è ancora ripresa: quasi nulla nel primo semestre, la crescita ha stagnato nel terzo trimestre. Un rallentamento in parte imputabile all'apprezzamento del franco, che combinato alla perdita di slancio del commercio mondiale, blocca il commercio estero.

Importanti sostegni locali alla congiuntura hanno perso vigore nel corso dell'ultimo trimestre. La SECO rileva in particolare il caso della costruzione, che dopo diversi anni di forte crescita, registra attualmente una leggera flessione.

La lentezza della ripresa continuerà a influenzare il mercato del lavoro durante i prossimi trimestri, avverte la SECO. La soppressione di posti di lavoro nell'industria, ampiamente orientata all'esportazione, non vi rimarrà estranea.

Considerata tale evoluzione il tasso medio annuo di disoccupazione dovrebbe salire al 3,6% nel 2016 (2015: 3,3%) e riscendere al 3,4% solo nel 2017, prevede il gruppo di esperti della Confederazione.

Il consumo delle economie domestiche e delle amministrazioni pubbliche, pilastro vitale del PIL, ha per contro avuto un impulso positivo. La domanda interna dovrebbe continuare a sostenere la congiuntura per tutto il tempo delle previsioni, sopratutto perché le economie private possono prevedere dei guadagni reali di potere d'acquisto nel 2016, grazie al proseguimento del rincaro negativo, anch'esso previsto dalla BNS.

Rischi latenti

Gli esperti della SECO mettono tuttavia in guardia da un ottimismo esagerato. L'aumento dei tassi d'interesse degli Stati Uniti, annunciato ieri dalla Fed, è un fattore di rischio indiretto "considerevole", sostengono.

Importanti paesi emergenti, a causa della loro fragilità, potranno in effetti essere confrontati a grandi turbolenze e a fughe di capitali. Ciò avrebbe conseguenze negative per i paesi industrializzati e le speranze di crescita dell'economia svizzera sarebbero deboli, affermano gli esperti.

Anche la futura regolamentazione sull'immigrazione, non ancora determinata, causa a loro avviso dei rischi. L'applicazione restrittiva dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa, accompagnata da una diminuzione marcata del saldo migratorio, potrebbe avere un impatto negativo sulla domanda interna e sulle decisioni delle imprese in materia d'insediamento e investimento, avverte la SECO.

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COMMENTI
 

Danny50 8 anni fa su tio
hanno previsto in febbraio una mini recessione per via della votazione 9/02 e adesso si ricredono. Mi sembra essere tornato nel '92 dopo che il rifiuto di entrare nello SEE avrebbe dovuto provocare una catastrofe economica e adesso praticamente a fine anno si ricredono. Mi sembra essere tornato nel '92 quando il rifiuto allo SEE doveva provocare la piu grande catastrofe economica in Svizzera.
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