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BERNAPiù in fretta del previsto

18.12.14 - 11:21
La decisione di inserire i tassi negativi hanno sorpreso l'ambiente economico-finanziario
Più in fretta del previsto
La decisione di inserire i tassi negativi hanno sorpreso l'ambiente economico-finanziario

BERNA - Sono arrivati più in fretta del previsto. La Banca Nazionale Svizzera ha introdotto i tassi negativi, non mancando di suscitare una certa sorpresa negli ambienti economico-finanziari svizzeri. A dire la verità la misura era già da tempo nell’aria, ma il segnale lanciato oggi non lascia, in tutti i casi, indifferenti. La ragione principale che ha spinto la BNS a prendere questa decisione è l’aggravarsi della crisi nella zona euro. Ma non è soltanto l’instabilità politica greca ad aver messo pressione, ma anche la crisi del rublo degli ultimi giorni ad aver fatto pendere l’ago della bilancia verso i tassi negativi. Una misura per contrastare l’apprezzamento del franco svizzero che, nei confronti dell’euro, è ormai stabile sul franco e venti.

La BNS vuole rendere meno attrattivo il franco svizzero ed evitare un afflusso di capitali dall’estero in cambio di franchi svizzeri, che rafforzerebbe ulteriormente la nostra moneta con tutte le conseguenze negative del caso. I tassi d’interesse bancari diminuiranno ancora, anche perché la BNS farà pagare alle banche il deposito di capitali una tassa che non farà altro che aumentare i costi sostenuti dalle banche. Costi che verranno riversati sul mercato, ossia su altre banche e clientela commerciale.

Le prime reazioni sul mercato delle divise non si sono fatta attendere. Alle 9 l’euro si è apprezzato, ed è salito a 1,208 euro.

I tassi bassi comunque renderanno più problematica la questione dell’indebitamento da ipoteca e l’aumento dei prezzi immobiliari. Non è a questo punto escluso che la banca nazionale richieda un ulteriore aumento di capitale di copertura per il capitale preso in prestito dalle banche.

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