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STATI UNITIGli Stati Uniti rallentano

19.03.14 - 20:07
La Fed taglia le stime di crescita e di disoccupazione del biennio 2014 e 2015
Foto d'archivio (Keystone)
Gli Stati Uniti rallentano
La Fed taglia le stime di crescita e di disoccupazione del biennio 2014 e 2015

WASHINGTON - La banca centrale americana rivede al ribasso le stime di crescita per gli Stati Uniti. Secondo la Federal reserve (Fed) il Prodotto interno lordo (Pil) del 2014 dovrebbe crescere fra il 2,8% e il 3,0%, meno del 2,8-3,2% precedentemente stimato. Nel 2015 la crescita dovrebbe attestarsi al 3,0-3,2% (invece del 3,0-3,4% previsto in dicembre). Mentre nel 2016 il pil crescerà del 2,5-3,0% (2,5-3,2% la valutazione precedente).

La banca centrale USA ha inoltre deciso di lasciare invariato il costo del denaro. I tassi sui Fed Funds restano in una forchetta fra lo 0 e lo 0,25%. Un primo aumento dei tassi - secondo le nuove stime della Fed - potrebbe arrivare nel 2015, anno in cui i tassi potrebbero attestarsi all'1%.

D'altro canto, la Fed riduce gli aiuti all'economia a 55 miliardi di dollari al mese. Si tratta di una riduzione di 10 miliardi di dollari (5 miliardi in meno di acquisti di Treasury e 5 miliardi in meno di acquisti di titoli legati ai mutui) rispetto ai 65 miliardi di dollari attuali.

La Fed inoltre cancella dal comunicato finale della riunione il riferimento alla soglia del 6,5% del tasso di disoccupazione. Una decisione che segnala il minor peso dato alla cifra sull'occupazione per un eventuale aumento dei tassi di interesse. Dalla fine del 2012, la Fed ha ripetuto che non avrebbe considerato un aumento dei tassi fino a che quello di disoccupazione non fosse sceso sotto il 6,5%, a patto che l'inflazione restasse sotto il 2,5%. Oggi, con la 'prima' di Janet Yellen, il linguaggio viene rivisto e la soglia del 6,5% abbandonata. L'aumento dei tassi viene così legato a una gamma più ampia di dati.

"Le informazioni ricevute in gennaio indicano che la crescita nell'attività economica è rallentata durante i mesi invernali, riflettendo in parte le avverse condizioni climatiche. Il mercato del lavoro mostra ulteriori miglioramenti.

Il tasso di disoccupazione comunque resta elevato. La spesa delle famiglie e delle imprese continua a salire, mentre la ripresa del mercato immobiliare resta lenta. L'inflazione resta sotto l'obiettivo della Fed ma le aspettative di lungo termine restano stabili" si legge nel comunicato della Fed, sottolineando che i rischi all'outlook dell'economia e del mercato del lavoro restano bilanciati. La Fed "riconosce che un'inflazione persistente sotto il 2% potrebbe porre rischi alla performance economica e monitora attentamente gli sviluppi dell'inflazione". La Fed "ritiene che ci sia una sufficiente forza nell'economia per sostenere gli attuali miglioramenti delle condizioni del mercato del lavoro".

ats

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