Su base annua il rincaro di settembre è invece stato negativo, attestandosi a -0,1%: in agosto era stato registrato uno 0,0%, mentre nel settembre 2012 l'indice era sceso più marcatamente, dello 0,4%. I prodotti indigeni sono risultati più cari sia su base mensile (+0,1%), sia nel raffronto annuale (+0,7%), mentre per quelli importati l'evoluzione è stata discordante (rispettivamente +1,0% e -2,1%).
Nel dettaglio in settembre sono cresciuti - rispetto al mese precedente - i prezzi del gruppo indumenti e calzature (+5,4%), complice la fine delle promozioni speciali di fine stagione. Più caro anche l'insegnamento (+1,9%), come pure olio di riscaldamento (+2,6%), la benzina (+0,8%) e il diesel (+0,8%), nonché le attività di tempo libero e cultura (+0,5%), le bevande alcoliche e i tabacchi (+0,5%) e, per finire, gli alimenti (+0,3%). In flessione sono per contro risultati i gruppi articoli e servizi per la casa (-0,6%) nonché ristoranti e alberghi (-0,2%).