Esistono prospettive di "una ripresa economica più avanti nell'anno e nel 2014", ha detto Draghi, spiegando che a "sostenerla sarà la politica monetaria accomodante" della Banca centrale, che resterà così "fino a quando sarà necessario". Il numero uno dell'Eurotower non ha escluso un ulteriore taglio dei tassi nei prossimi mesi, affermando che il consiglio della Bce si attende che "i tassi di interesse dell'area euro resteranno ai livelli attuali o più bassi per un lungo periodo" di tempo. "50 punti base non è la soglia minima", ha sottolineato.
È la prima volta che la Bce fornisce delle indicazioni così nette sui futuri tassi d'interesse nell'Eurozona, rompendo drasticamente col passato quando lo slogan era: "la Bce non si impegna anticipatamente". L'inflazione "è bassa" e quindi questo nuovo modus operandi "può essere giustificato", ha spiegato Draghi, chiarendo che "prendiamo le decisioni in base alle nostre prospettive di medio termine, non reagiamo a quello che fanno le altre banche" centrali.
Qualche ora prima della conferenza di Draghi, a Londra il nuovo governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney, aveva fornito una velata indicazione prospettica (forward guidance) sulle prossime mosse dell'istituto centrale britannico per quanto riguarda i tassi.
Non si è espresso sulla crisi di governo che sta investendo il Portogallo in queste ore ma Draghi ha sottolineato che il Paese ha raggiunto "ottimi risultati" sul fronte delle riforme. "Il cammino è stato doloroso, ma dobbiamo dare credito" a Lisbona, ha detto, aggiungendo che il nuovo ministro delle finanze lusitano, Maria Luis Albuquerque, che ha preso il posto del dimissionario Vitor Gaspar, "dà sicurezza".