Secondo Schmid, per la stagione calda "appare realistica una crescita compresa tra lo zero e il 2%". Recentemente, l'istituto di ricerca congiunturale Bakbasel ha parlato di un aumento attorno allo 0,7% su base annua.
Il direttore di Svizzera Turismo fa riferimento ai "primi segnali prudenti da parte delle agenzie di viaggio, secondo cui il numero di clienti tedeschi e britannici dovrebbe crescere leggermente". Il fenomeno è favorito anche dalla fissazione del tasso di cambio franco-euro a 1,20 e dal tasso d'inflazione in Germania.
Questi due fenomeni tendono ad avvicinare i prezzi praticati nei due paesi, sostiene Schimd. Negli ultimi anni le tariffe svizzere in materia di offerte combinate sono calate del 10%. Malgrado ciò la Confederazione resta un Paese caro, rileva Schmid.
Svizzera Turismo intende sfruttare questi elementi positivi lanciando nuove campagne promozionali in Germania nel 2014 e nel 2015 con uno slogan molto svizzerotedesco: "Grüezi Deutschland".
Il calo di clienti tedeschi e più in generale europei - registrato con la crisi economica e con il rafforzamento del franco - dovrebbe essere recuperato entro cinque anni, secondo Schmid, che dice di puntare molto sui mercati emergenti.
In attesa dell'estate, il settore turistico elvetico è sotto pressione da parecchie settimane a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Il Ticino, che fa molto affidamento su questo periodo dell'anno, soffre particolarmente per questa situazione, rileva Schmid.
"Credo tuttavia che il numero dei pernottamenti abbia retto in primavera", conclude, dicendo di sperare in "un'estate da sogno".