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Le rettifiche su crediti effettuate, su pressing anche della Banca d'Italia, sono state pari a 2,67 miliardi di euro, di cui 1,37 miliardi nel solo quarto trimestre, si legge in una nota dell'istituto in gravi difficoltà e sotto inchiesta per lo scandalo dei derivati.
La banca ha già chiuso 200 filiali, il 50% dell'obiettivo di riduzione degli sportelli contenuto nel piano industriale al 2015, e ha già fatto uscire anticipatamente 1'000 dei 1'660 dipendenti che dovranno lasciare l'istituto entro la fine del primo semestre del 2013. Mps ha sostenuto nel bilancio 2012 oneri di ristrutturazione una tantum, pari a circa 300 milioni per gli incentivi agli esodi del personale in esubero.
"Si deve parlare di bilancio di svolta" e "oggi la banca è molto diversa dal recente passato", afferma l'amministratore delegato Fabrizio Viola. "La discontinuità si colloca peraltro in un esercizio difficile per tutti, sia per le banche che per il sistema".
