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MOSCAG20: fonti, guerra valute si spegne, nessun accordo su debiti

16.02.13 - 12:24
G20: fonti, guerra valute si spegne, nessun accordo su debiti
MOSCA - Nessuna "guerra delle valute", nessuna censura al Giappone per il deprezzamento dello yen, nessun accordo ma rinvio sui nuovi obiettivi di riduzione dei debiti a medio termine, nessuna misura concreta per lo sviluppo: queste le conclusioni del comunicato finale del G20 - cui partecipa per la prima volta anche la Svizzera -, che si chiuderà tra poche ore a Mosca.

Secondo le anticipazioni di alcuni partecipanti, nel documento di sei pagine messo a punto in una riunione notturna durata sino all'alba si evita ogni riferimento alle cosiddette guerre valutarie e si riprende il recente messaggio del G7 per mantenere i cambi legati al mercato, evitare svalutazioni competitive e rivolgere le politiche monetarie alla stabilità dei prezzi e alla crescita.

Intanto la proposta, lanciata dall'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (Ocse), di rivedere le norme internazionali per impedire alle multinazionali di sfuggire alla tassazione è stata condivisa e rilanciata oggi dai ministri delle finanze di Berlino, Londra e Parigi. Anche Mosca sosterrebbe l'iniziativa.

Questo mentre il presidente della Banca mondiale Jim Kim ha chiesto "più attenzione" da parte del G20 su quanto si deve fare per fronteggiare i cambiamento climatico, "che è un pericolo molto reale e attuale". "So che questo tema non è arriva in genere davanti ai ministri delle finanze e ai governatori delle banche centrali, ma io credo fermamente che questo sia un errore", ha sostenuto Kim.

"Non stiamo parlando di un rischio lontano 50 anni, ma di un rischio già esistente oggi", ha sottolineato. "Danni e perdite derivanti da disatri naturali sono più che triplicati negli ultimi 30 anni. Anni di sforzi per lo sviluppo sono stati spazzati via in giorni o addirittura minuti", ha aggiunto Kim, ricordando che le economie emergenti hanno meno risorse per mitigare i costi economici ed umani di questi disastri.

ATS
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