Cerca e trova immobili
I tre referendum contro gli accordi fiscali con Germania, Regno Unito e Austria sono definitivamente falliti perché non sono state raccolte le 50'000 firme necessarie
BERNA - I tre referendum contro gli accordi fiscali con Germania, Regno Unito e Austria sono definitivamente falliti perché non sono state raccolte le 50'000 firme necessarie. Lo ha confermato all'ats la stessa Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI), dopo esserne stata informata oralmente dalla Cancelleria federale.
Il direttore dell'ASNI, Werner Gartenmann, ha dichiarato di non poter fornire ulteriori dettagli sul fallimento del referendum. La versione scritta della decisione della Cancelleria non gli è ancora stata recapitata. Gartenmann sa soltanto che l'ASNI ha tempo fino a venerdì prossimo alle 16:00 per prendere posizione.
Al momento non è quindi ancora chiaro quante firme siano mancate per la riuscita del referendum contro l'accordo fiscale con la Germania. L'ASNI partiva dal presupposto che con le sottoscrizioni arrivate in ritardo le 50'000 firme necessarie sarebbero state raccolte.
Il numero di sottoscrizioni convalidate dalla Cancelleria federale sono 48'533. Anche contando le 1'453 sottoscrizioni inviate in Economy dalla Cancelleria di Ginevra mercoledì 26 settembre, e non pervenute a tempo a Berna il 27 settembre, la quota di 50'000 non sarebbe però stata raggiunta (per sono 14 firme).
La decisione di non riuscita del referendum non è ancora stata pubblicata sul Foglio federale. Una volta pubblicati i risultati, i comitati referendari - oltre all'ASNI, la Lega dei Ticinesi, i Giovani UDC, Gioventù socialista svizzera (GISO) - avranno 30 giorni di tempo per interporre ricorso al Tribunale federale.
L'ASNI ha già annunciato che una decisione definitiva sarà presa entro fine ottobre dal suo comitato direttivo.
Ats
