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Alcuni settori, come il farmaceutico e l'orologiero/elettronico, hanno fatto meglio degli altri
NEUCHÂTEL - L'industria svizzera ha vissuto un secondo trimestre dell'anno contrastato. Rispetto allo stesso periodo del 2011, la produzione ha segnato una crescita del 4,6% e un giro d'affari in progressione del 3,3%. Tuttavia, l'aumento è da ricondurre in gran parte al buon andamento di alcuni settori.
Le industrie farmaceutica e orologiera/elettronica hanno spinto i risultati verso l'alto, con crescite della produzione, rispettivamente, del 17,8% e del 13,6%. Questo andamento nasconde in parte le difficoltà dell'industria dei macchinari, in flessione del 13,2%, stando ai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Difficoltà anche per l'industria chimica e di fabbricazione di coke (combustibile prodotto con carbone), in flessione del 6,4%, così come il settore della carta e della stampa, in calo del 6,3% e quello della gomma e della plastica (-5,8%). Meno negativa la situazione per quanto riguarda il settore tessile e dell'abbigliamento (-4,3%), alimentare e del tabacco (-3,6%).
A livello mensile, la produzione è cresciuta in aprile (+6,9%), per scemare in maggio (-0,8%), e poi risalire in giugno (+8,9%). Sempre nel secondo trimestre, gli ordinativi sono calati dell'1,1%, mentre le commesse in portafoglio sono salite dell'1,9%.
Il giro d'affari è anch'esso cresciuto in aprile (5%), calato in maggio (1,9%) e progredito in giugno (+7,7%). A livello settoriale, l'aumento maggiore del fatturato è stato registrato dal settore della produzione e distribuzione di energia (+16,8%), davanti a quello farmaceutico (+13,5%) e orologiero/elettronico (+13%).
Ats
