Grazie alla politica monetaria della Banca nazionale neppure la forza del franco rappresenta un grave rischio. La rivalutazione della divisa del paese ha posto problemi all'industria d'esportazione, osserva Moody's, aggiungendo che la fissazione di una soglia minima del cambio dell'euro a 1,20 franchi rafforza la credibilità della Svizzera malgrado i rischi a lungo termine.
L'agenzia mantiene la tripla A con la prospettiva "stabile". Perfino le importanti dimensioni del settore bancario rispetto all'economia complessiva e il boom immobiliare non rappresentano un rischio eccessivo, per Moody's. Tanto che il paese potrebbe conservare il rating anche in caso di un nuovo grosso salvataggio statale di una banca.
L'agenzia di valutazione mette in rilevo la disciplina fiscale, caratterizzata dal freno all'indebitamento. Anche la stabilità politica rappresenta un vantaggio significativo, scrivono gli esperti dell'agenzia, aggiungendo che tuttavia la democrazia diretta può rendere più difficili le riforme.