Il governo greco deve infatti ancora individuare le misure per coprire circa 4 miliardi di economie, e la troika, che resterà in contatto con le autorità greche per tutto agosto, passerà poi tutto il mese di settembre ad Atene per finalizzare il lavoro.
Bruxelles, assicurano le fonti, si trova in una situazione in cui "vuole gestire la permanenza della Grecia nell'eurozona, non la sua uscita", nonostante le dichiarazioni sibilline rilasciate ieri dal presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker secondo cui un'uscita di Atene dalla moneta unica sarebbe "gestibile" per quanto "non auspicabile". Non c'è infatti tra gli stati membri dell'eurozona "l'intenzione politica" di mettere la Grecia alla porta. In questo senso andrebbe quindi interpretata l'uscita del premier lussemburghese, intesa a mantenere alta la pressione sul paese, nella prospettiva anche della sua visita ad Atene il 22 agosto.