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SVIZZERASvizzera, export e import stagnanti nel primo semestre

19.07.12 - 08:49
La crisi dell'Eurozona e la forte valutazione del franco svizzero penalizzano il commercio
Foto Keystone
Svizzera, export e import stagnanti nel primo semestre
La crisi dell'Eurozona e la forte valutazione del franco svizzero penalizzano il commercio

La crisi dell'Eurozona, la forte valutazione del franco svizzero e la bassa congiuntura hanno continuato a penalizzare il commercio estero elvetico, facendo calare leggermente sia esportazioni sia le importazioni del primo semestre dell'anno.

Secondo le statistiche dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD), globalmente l'export è sceso dello 0,2%, a 100,05 miliardi di franchi, l'import dello 0,3%, a 88,4 miliardi. Per la zona euro i dati sono rispettivamente di -4,1% e -5,3%; ha compensato la crescita del commercio con Nordamerica e Asia.

Per sette settori su dieci le vendite svizzere all'estero sono risultate negative rispetto al valore dello stesso periodo dell'anno precedente, indica l'AFD. Punta di lancia rimane l'orologeria, che per il quinto semestre consecutivo registra una progressione a due cifre, e più precisamente del 16,4%.

L'industria chimica e farmaceutica, primo settore d'esportazione elvetico, ha visto crescere le sue forniture all'estero del 2,8%. Un +1,4% è stato realizzato da derrate alimentari, bevande e tabacchi. Al contrario l'industria della carta e delle arti grafiche marca un severo -19,5%.

Con l'UE l'export è calato del 3,3%, ma è salito di circa il 10% con le Americhe e dell'1,7% con l'Asia.

ATS

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