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ZURIGOIndustria deve aprirsi al mondo, al di là dell'Ue, Swissmem

21.06.12 - 18:54
Industria deve aprirsi al mondo, al di là dell'Ue, Swissmem
ZURIGO - Gli imprenditori svizzeri devono partire all'attacco di nuovi mercati, al di là dell'Europa, ha esortato oggi Hans Hess, presidente di Swissmem, l'associazione padronale che rappresenta l'industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica (MEM). Anche il consigliere federale Didier Burkhalter ha sottolineato l'importanza per la Svizzera di sviluppare contatti con i mercati emergenti. L'occasione è stata offerta dalla Giornata dell'industria celebrata oggi a Zurigo.

L'industria MEM esporta quasi l'80% dei suoi prodotti, di cui più del 60% a destinazione della zona euro. "Dobbiamo aspettarci che a corto e medio termine i mercati europei crescano al massimo solo debolmente", ha detto Hess nell'allocuzione di apertura davanti a oltre 1'000 persone.

Il settore si aspetta una crescita robusta solo nei mercati emergenti. Negli ultimi dieci anni le esportazioni verso questi paesi sono letteralmente esplose - ha ricordato Hess: + 284% verso la Cina, + 172% verso la Russia, + 141% verso l'India, + 88% verso il Sudafrica e + 75% verso il Brasile. La proporzione del fatturato verso i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) è passata dal 4,5% all'11,5%.

Hess è consapevole che la globalizzazione comporta anche rischi e genererà tensioni, soprattutto in relazione alle delocalizzazioni.

Il presidente di Swissmem ha inoltre deplorato la permanenza di numerosi ostacoli al commercio. Per questo ha incoraggiato le autorità politiche a firmare accordi di libero scambio con i BRIC, che offrono un "potenziale enorme" alla Svizzera.

Invitato alla Giornata, il ministro sudafricano del commercio e dell'industria Rob Davies, che stamani a Berna ha incontrato il capo del Dipartimento federale dell'economia (DFE) Johann Schneider-Ammann, ha dal canto suo illustrato le opportunità "strategiche" del suo Paese.

Il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Didier Burkhalter ha spiegato che la diplomazia elvetica comporta già un asse "in risposta ai nuovi rapporti di forza che si sviluppano nel mondo".

Berna quest'anno ha compiuto un passo importante diventando - l'adesione sarà effettiva in novembre - membro dell'Incontro Asia-Europa (ASEM), ha ricordato Burkhalter. L'ASEM riunisce "ai massimi livelli i rappresentanti dei paesi di Asia ed Europa, una zona che rappresenta il 60% del commercio e della popolazione mondiali".

L'Unione europea resta il principale partner commerciale della Svizzera e il Consiglio federale intende dunque proseguire sulla via della modernizzazione dei rapporti bilaterali. Tuttavia la crisi debitoria europea e la forza del franco evidenziano l'importanza per Berna di continuare a sviluppare contatti e mercati con altri partner. In questo senso gli accordi bilaterali hanno un ruolo centrale. Il processo tuttavia non è facile a causa del crescente protezionismo, ha deplorato il capo del DFAE.

ATS
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