Secondo gli oppositori al secondo tubo, il completamento della galleria del San Gottardo "causerebbe ancora più traffico in Ticino, principalmente camion in transito". Questo aumento della circolazione "porterebbe con sé delle conseguenze drammatiche per i Ticinesi", dal punto di vista della qualità di vita, della salute e della mobilità, indica oggi una nota congiunta di Associazione traffico e ambiente (ATA), Leventina vivibile, WWF Sezione svizzera italiana, Iniziativa delle Alpi, Medici per l'ambiente, Greenpeace, Sindacato del personale dei trasporti (SEV), Pro Natura, Associazione Liberali Radicali per l'Ambiente, Associazione cittadini per il territorio, SOS Mendrisiotto Ambiente, Associazione AMICA, Capriasca ambiente e il Comitato contro la superstrada Stabio est-Gaggiolo.
Secondo le quattordici organizzazioni con il secondo tubo "la politica di trasferimento delle merci dalla strada alla rotaia verrebbe così irrimediabilmente compromessa. Inoltre, l'idea "è già stato bocciato due volte in votazione popolare sia a livello svizzero che cantonale". Entrambe le volte (nel 1994 con l'Iniziativa delle Alpi e nel 2004 con l'Iniziativa Avanti), il popolo ticinese ha detto "chiaramente no a un secondo tubo, sconfessando il proprio governo".
Parallelamente alla manifestazione festosa, con Merlot, salumi e formaggio dell'alpe ticinesi, le associazioni ambientaliste hanno recapitato una lettera alla consigliera federale Doris Leuthard.
Ieri "Comitato per il completamento del Gottardo - NO all'isolamento del Ticino" aveva depositato una petizione per la costruzione di due tunnel (unidirezionali a una corsia, nel rispetto della Costituzione federale) munita di oltre 20'000 firme, non solo di ticinesi.