Sull'arco di un anno il risultato operativo (EBIT) è sprofondato a -113,7 milioni, contro i +37,6 milioni del 2010. Malgrado i tre avvertimenti divulgati dal gruppo svittese nel corso dell'anno, i risultati sono peggiori delle attese.
Fra le cause della situazione, il gruppo cita il vigore del franco e l'autunno insolitamente caldo che ha pesato sulle vendite. A questi si sono aggiunti problemi interni a livello di distribuzione, di posizionamento del marchio e di collezione. Alla luce dei pessimi risultati, in settembre l'azienda aveva inoltre deciso di cambiare CEO.
Grazie a misure correttive, Charles Vögele mira a raggiungere la parità di bilancio nel 2014 e un utile negli anni successivi. Il gruppo non può permettersi di aspettare più a lungo: i 255 milioni di franchi ottenuti da un pool di banche dovrebbero infatti finanziare l'azienda soltanto fino al 2015.