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SVIZZERARiuscirà la Svizzera a salvare l'Euro?

07.09.11 - 08:04
Quanti miliardi di euro dovrà comperare la BNS? Arriverà l'inflazione, come quando ha salvato il Marco?
Keystone
Riuscirà la Svizzera a salvare l'Euro?
Quanti miliardi di euro dovrà comperare la BNS? Arriverà l'inflazione, come quando ha salvato il Marco?

LUGANO - Con la sua dichiarazione unilaterale della nuova guerra delle valute, la Banca nazionale svizzera ha sfoderato la sua arma assoluta: comperare senza limiti valute estere che valgono poco. Una mossa che renderà certamente difficile la vita a se stessa e ai cittadini elvetici

Caro vita - Da oggi la spesa costerà di più, e non solo all’estero, ma perché le catene alimentari non abbasseranno più i prezzi. Chi ha accettato di lavorare gratis per continuare a garantire agli azionisti gli stessi profitti sarà costretto a continuare a farlo, perché già ci sono le lamentele che il cambio a 1,20 non basta a sostenere le esportazioni (si chiedeva un cambio a 1,40) mentre i licenziamenti a migliaia continuano, anche perché nulla avevano a che fare con il cambio dell’euro.

Inflazione per sostenere l’Euro? - Questo al 'piccolo'  livello quotidiano, mentre la nuova spesa ‘no limits’ che la BNS promette per acquistare valute e titoli di scarso o zero valore si aggiungerà alle forti perdite registrate dalla BNS nel 2009 e 2010, con i massicci acquisti di euro che non sono serviti a nulla. Perché dovrebbero servire oggi? L’unica certezza è che in futuro ci saranno nuovi deficit. A Wall Street, gli osservatori ammoniscono che “l’ultima volta che la BNS ha tentato una mossa del genere negli anni ’70, l’intervento ha dato i frutti sperati solo per un breve periodo. Ma i costi sono stati enormi e l’inflazione ha raggiunto livelli molto alti”. Inflazione che oggi in Svizzera è molto bassa.  In precedenza, 33 anni fa, con l'intervento della BNS per fissare d’autorità il cambio con il Marco tedesco, in tre settimane il franco aveva perso il 20% del suo valore, ma i provvedimenti adottati nel 1978 si erano tradotti in un’inflazione attorno al 7% all’inizio degli anni ’80.

Aiuti all’esportazione - Certo, da quasi due anni, indebolito dalla crisi del debito, l’euro continua a deprezzarsi rispetto al Franco creando, si ritiene, numerosi problemi alle industrie esportatrici e al settore turistico. Scambiato a circa 1,50 all’inizio del 2010, il Franco ha toccato la parità con l’euro il 9 agosto, dopo che la BNS era intervenuta una prima volta il 3 agosto, portando il tasso di riferimento vicino allo zero e iniettando liquidità sul mercato monetario, ma solo per qualche giorno, poi la moneta svizzera è subito tornata a salire, spingendo la BNS ad agire di nuovo il 20 agosto e ancora ieri con una dichiarazione a sorpresa che ha stizzito l'Europa - che è l'unica a guadagnarci da questa manovra.

Cosa dice Wall Street - Il Wall Street Journal ha fatto una sintetica analisi della situazione nei termini seguenti.
"Per due anni, la Svizzera, che non fa parte dell’euro (e che quindi non sarebbe costretta a pagare i debiti greci) ha assistito alla tragedia greca mentre gli investitori correvano a investire  nel franco, fuggendo dall'euro. Da ieri, Berna ha deciso di salvare la Grecia. Non è dato sapere se lo abbia fatto perché crede agli eurocrati che strillano che in Grecia va tutto bene e che l'euro è una moneta solida.
Ma se la situazione greca peggiorasse, se non ottenesse un nuovo pacchetto di aiuti e l’euro crollasse, tutti venderebbero tonnellate di euro per comperare franchi svizzeri, costringendo la Svizzera a comperare euro a un ritmo frenetico e in quantità colossali".
Secondo una stima americana, la BNS potrebbe trovarsi a dover comperare valuta estera  per un trilione di dollari, molto più di quanto la grande Cina in boom economico e crescita finanziaria abbia comperato dollari.

Ce la farà? E soprattutto, noi Svizzeri ce la faremo?

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