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SVIZZERAUBS e CS fanno l’occhiolino ai gay

26.08.11 - 08:13
Da Londra, Credit Suisse e UBS offrono servizi di private banking mirati alla comunità gay
Keystone
UBS e CS fanno l’occhiolino ai gay
Da Londra, Credit Suisse e UBS offrono servizi di private banking mirati alla comunità gay

ZURIGO/LONDRA - UBS segue le orme della banca rivale Credit Suisse, e le porta via Toby FitzGerald, il banchiere privato noto per aver lanciato al Credit Suisse nel Regno Unito uno dei primi servizi su misura di private banking per la comunità  gay, messo a punto con l'ex collega Stephen Connolly.

Credit Suisse era diventata la prima grande banca ad offire per i gay un servizio specifico di private banking fornito da consulenti gay. I servizi offerti coprono tutti gli aspetti tradizionali del private banking, oltre a servizi su misura riferiti, ad esempio, all’unione civile e all'adozione.

Clienti interessanti - In Gran Bretagna sono presenti 3 milioni di gay e lesbiche che equivalgono a una massa finanziaria di 81 miliardi di sterline, e costituiscono dunque un interessante serbatoio clienti per una banca. Il trentottenne Connolly di CS ha fatto notare che in base a dati in suo possesso, la maggior parte di questi potenziali clienti non devono fare i conti con tasse scolastiche per i figli, hanno una maggiore disponibilità di denaro liquido a breve termine, sono maggiormente propensi ai rischi d’investimento e vanno prima in pensione. Suo obiettivo primario
sono clienti benestanti ‘high net-worth individuals’ tra i 30 e i 40 anni e ha dichiarato che la reazione iniziale da parte dei clienti è stata "molto positivo e incoraggiante".
 

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