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STATI UNITIIl Senato evita il default degli USA, ma Moody's li boccia lo stesso

03.08.11 - 07:55
Via libera dal Congresso per tagliare la spesa e innalzare il limite del debito americani, Moody's declassa il debito pubblico, ma che rimane AAA. Obama indebolito dalla battaglia
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Il Senato evita il default degli USA, ma Moody's li boccia lo stesso
Via libera dal Congresso per tagliare la spesa e innalzare il limite del debito americani, Moody's declassa il debito pubblico, ma che rimane AAA. Obama indebolito dalla battaglia

WASHINGTON - Il Senato degli Stati Uniti ha approvato il provvedimento per tagliare la spesa e innalzare il limite del debito pubblico, evitando un default senza precedenti per gli Stati Uniti, con 74 voti a favore e 26 contrari.

Fallimento scongiurato - Il provvedimento ha ricevuto, con l'approvazione finale del Senato, il via libera definitivo dal Congresso, infatti, la Camera aveva già dato il via libera al provvedimento, che diventerà legge con la firma del Presidente Usa Barack Obama che da questo compromesso esce indebolito, secondo gli osservatori. Il presidente Barack Obama ha dichiarato che la legge su debito e deficit è un passo importante per garantire un futuro agli Usa, ma serve altro per rilanciare l'economia, si legge in un comunicato letto nel Rose Garden dopo il via libera del Senato all'innalzamento del tetto sul debito.

Per Obama, non basta - Secondo Obama, in futuro ci sarà bisogno di un approccio bilanciato sui tagli al deficit, a partire da una riforma del codice fiscale, che si attende come risultato del comitato bipartisan che verrà formato nel quadro della nuova legge.
A giudizio del numero uno della Casa Bianca, la riduzione del deficit non può monopolizzare l'agenda economica, che deve focalizzarsi sulla crescita. Obama, infine, ritiene che l'incertezza sull'esito del dibattito politico sia stato un ostacolo al business e invita il Congresso ad approvare le leggi sul commercio che sono in stallo.

Obama ha ceduto su tutto - Obama ha dichiarato ai suoi supporter che “È stato un lungo dibattito, che ha portato un compromesso che è lontano dal potersi dire soddisfacente. Ma ha posto le basi per un metodo con cui affrontare le sfide del futuro”. Ad ogni modo, non è il caso di lasciarsi andare a ottimismi decisamente fuoriluogo. Il New York Times, con una certa durezza, lo definisce un 'presidente dimezzato', “sminuito per aver fatto molte concessioni e aver arrancato a imporsi nella lotta fra i partiti”. Anche lo speaker della Camera John Boehner esce ferito dopo la lotta con i Tea-Party. Dalla lunga battaglia entrambi i partiti escono malconci, Una vittoria totale da parte di uno dei due partiti non era attesa né meritata, aggiunge il New York Times. “L'accordo chiarisce che i repubblicani hanno ricevuto più di quanto chiesto: secondo molti liberal, le concessioni del presidente potrebbero mettere a rischio il loro appoggio all'accordo e le elezioni 2012. La Casa Bianca e il Senato sono controllati da democratici ma il dibattito è stato determinato dai repubblicani. E questo è un altro segnale di come la politica nel paese sia cambiata da quando Obama è divenuto presidente e di come i repubblicani aspirino all'idea di sfidare il presidente".

Moody's bacchetta - Tutto questo non ha impedito la bocciatura da parte dell'agenzia di rating Moody's che ha subito declassato da "stabili" a "negative" le prospettive future della valutazione del debito pubblico degli Stati Uniti, rimasta tuttavia "AAA", la migliore possibile.
Moody's ha rilevato il rischio che il paese perda questa valutazione se ci sarà "un indebolimento della disciplina di bilancio l'anno prossimo" o se "la congiuntura economica si deteriorerà considerevolmente". Andrebbe anche detto che, a fronte delle polemiche sulle agenzie che impartiscono rating a destra e manca che sgomentano i risparmiatori, alcuni analisti consigliano semplicemente di non tenerne conto nell'operare le proprie scelte d'investimento personali... ricordando vecchi principi come 'cash is king', vale a dire la liquidità è sempre una forza, e che se qualche titolo o valuta scende si compera, se sale molto si vende.
 

Red/Ats

Foto Keystone

 

 

 


 

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