SVIZZERAIl fascino svizzero? È tutto nell'orologio

BERNA - Le esportazioni di orologi, grazie anche a tre giorni lavorativi supplementari, sono aumentate in maggio del 31,6% rispetto allo stesso mese del 2010, a un totale di oltre 1,63 miliardi di franchi. Il settore mette così a segno "una crescita a due cifre" per il sedicesimo mese consecutivo, indica oggi la Federazione dell'industria orologiera svizzera (FH).

In termini di volume, l'aumento è stato del 34,4% pari, ciò che corrisponde a 2,47 milioni di orologi esportati. Per i prodotti in acciaio, la categoria più venduta, c'è stata una progressione del 30,5% a 1,23 milioni di unità, per un valore complessivo di 603,6 milioni di franchi (+29,1%). In forte crescita anche gli orologi in oro, con un export in espansione del 50,3% a 47'700 unità, con un valore in crescita del 38,8% a 514,7 milioni di franchi.

Hong Kong e gli Stati Uniti si confermano essere i mercati più interessanti per l'orologeria svizzera. L'export in direzione dell'ex colonia britannica è cresciuto del 37,3% a 327,4 milioni di franchi, quello verso gli USA è invece progredito del 28,0% a 178,1 milioni di franchi.

Bene anche le esportazioni verso la Cina, in crescita del 45,9% a 128,6 milioni di franchi. In Europa il principale mercato è la Francia (+35,3% a 124,3 milioni di franchi), seguita dell'Italia (+23,2% a 101,2 milioni di franchi). Da segnalare anche la forte crescita verso Singapore (+44,0% a 92,5 milioni).

Nel periodo in rassegna sono gli orologi con un valore inferiore ai 200 franchi ad aver fatto segnare l'incremento più spettacolare: le esportazioni di questi prodotti sono infatti aumentate di quasi il 40%. Rispetto al mese precedente, l'export degli articoli tra i 200 e i 500 franchi è progredito meno, ma sono comunque è cresciuto di praticamente il 20%. I prodotti con un valore superiore ai 500 franchi sono da parte loro aumentati di circa il 30%.