Senza l'influsso dei cambi e a parità di superfici di vendita si registra invece una lieve progressione delle vendite, si legge in un comunicato odierno, che al riguardo non fornisce peraltro cifre concrete. Non è stato inoltre possibile introdurre rapidamente come sperato la nuova strategia nel settore degli acquisti: il passaggio dalle merci più vecchie a quelle più nuove sta richiedendo più tempo del previsto. L'aumento dei prezzi (all'acquisto) mette inoltre sotto pressione i margini.
Ciò nonostante Charles Vögele si aspetta per l'insieme del 2011 un risultato in pareggio. L'azienda era già rientrata in zona utili nell'esercizio 2010, chiusosi con un risultato positivo di 18 milioni di franchi a fronte di un fatturato di 1,2 miliardi.
In borsa l'avvertimento su vendite e utili di quest'anno non è però piaciuto: a Zurigo nella prima ora di contrattazione il titolo della società è arrivato a perdere fino al 10% in un mercato generale orientato alla parità. Per gli analisti è chiaro che l'azienda, che genera il 70% del fatturato in euro, soffra per il corso del franco: ma la debolezza della moneta comunitaria dovrebbe incidere anche favorevolmente sui costi e quindi sui guadagni.