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IMMOBILIAREMi faccio la casa a Parigi

09.06.11 - 07:53
Dove rende di più investire nel mercato immobiliare. A Parigi chi compera case di lusso guadagna di più che nel boom dell’Asia. Zurigo e Ginevra continuano ad offrire la sicurezza dell’investimento
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Mi faccio la casa a Parigi
Dove rende di più investire nel mercato immobiliare. A Parigi chi compera case di lusso guadagna di più che nel boom dell’Asia. Zurigo e Ginevra continuano ad offrire la sicurezza dell’investimento

LUGANO - Ginevra e Zurigo, entrano nella classifica delle top-ten delle città con i maggiori aumenti dei prezzi immobiliari relativi alle abitazioni di lusso. A Zurigo tra marzo 2010 e marzo 2011 ha registrato un aumento dell'8% - all’ottavo posto nel mondo, Ginevra, con un aumento meno marcato dei prezzi delle abitazioni di lusso, si piazza al decimo, mettendo in evidenza come la pur gettonatissima regione del Lemano abbia da tempo raggiunto livelli elevati e si sta stabilizzando. La star dell’aumento dei prezzi immobiliari di gamma alta è Parigi che stravince con un +22% in un anno, seguita da Hong Kong con un +15%, Helsinki +12%, Shanghai e Pechino con il loro +10%, secondo il Frank Knight Prime Global Cities Index.

Lugano non entra in classifica, ma i prezzi sono aumentati negli ultimi due anni del 12%, con almeno il 20% degli acquirenti di nazionalità italiana e un prezzo di vendita al metro quadro di circa 8000 franchi che salgono anche a 17/19 000.- franchi per abitazioni di gamma alta, tipo attici e superattici nei nuovi palazzi di lusso a Paradiso. La classifica, stilata da società immobiliari inglesi, vede Parigi battere le performance delle città asiatiche, ammesso che sia un vanto avere prezzi da capogiro per le case, ma per chi vi ha già investito certo è un bel vantaggio.
Gli aumenti sintetizzati nella graduatoria sono determinati principalmente dalla più scarsa offerta di abitazioni di lusso e dal crescente interesse da parte degli acquirenti esteri ad abitare tra Tour Eiffel e Brasserie Lipp. Al contrario, Mosca, dopo essere stata di gran moda, cede e il mercato immobiliare alto ha registrato una debole performance, con prezzi in calo dell’8%, anche se i dati trimestrali 2011 segnano un rallentamento del suo declino. Il divario tra i dati di crescita dei prezzi nelle principali città europee e l'Asia si è ridotto, in parte per gli sforzi compiuti dai governi asiatici per raffreddare l'inflazione e per il rallentamento della crescita nelle città asiatiche, ma anche perché il mercato immobiliare europeo sta uscendo dalla stagnazione, con il mattone che è tornato in auge, non solo nell’ambito delle case di lusso.

Non ci sono più case - I migliori oggetti sui mercati di Londra e Parigi fanno gola sia ai facoltosi acquirenti internazionali sia ai ricchi indigeni, vale a dire che i prezzi riflettono tanto le tendenze economiche mondiali che i fattori nazionali. Nel caso di Parigi in particolare, il boom dei prezzi va attribuito soprattutto alla crescente domanda sullo sfondo di una marcata scarsità dell'offerta di case di prestigio. Gli investitori dei paesi BRIC, Brasile, Russia, India e Cina, che dopo essere stati definiti emergenti da decenni sono finalmente emersi, considerano sempre più Parigi come un rifugio sicuro per investire in un mercato immobiliare maturo e con tassi di crescita del valore dell’investimento altamente performante. A fronte di questo risultato incoraggiante per chi investe in case, in Europa la possibilità di costruire all’infinito dei 6° arrondissement o Banhofstrasse, Castagnola o Eaton Square' è nulla e quindi si è sostanzialmente giunti quello che nel 1972, fu definito dal Massachusetts Institute of Technology ‘il limite allo sviluppo’ immobiliare. Il MIT si riferiva in realtà ai cinque settori fondamentali (popolazione, industrializzazione, inquinamento, produzione di alimenti, consumo delle risorse naturali) che a un certo punto innescheranno un improvviso, incontrollabile declino del livello di popolazione e del sistema industriale. Con l’Europa unita tra fallimenti nazionali e insalate velenose e gli Usa asmatici, ci siamo quasi… semmai sorprende che la locomotiva del mondo sia la Cina che è la nazione più inquinata della Terra, politicamente una dittatura con un sistema industriale senza alcun rispetto per i lavoratori.

Il fatto è che, fatta qualche rara eccezione, in Occidente i quartieri di prestigio sono quelli e basta, mentre in Asia la questione è molto più aperta con un sacco di indirizzi di lusso disponibili anche nelle ‘piccole’ Hong Kong e Singapore, e nei mercati del medio ed estremo oriente c'è ancora un enorme spazio non solo per la crescita qualitativa degli immobili, ma anche per far sorgere intere nuove città per ricchi in località privilegiate. E non sarebbe una novità. La classifica, oltre a costituire una curiosità, dimostra che siamo già entrati in un nuovo ciclo immobiliare che vedrà il consolidamento di un mercato d’élite di relativamente poche città che offrono abitazioni in indirizzi di altissimo prestigio, sempre più contesi da acquirenti facoltosi per garantire i propri investimenti a lungo termine .
 
 Aumenti di  marzo 2011 rispetto a marzo 2010

1. Parigi +22 %
2. Hongkong +15 %
3. Helsinki +12 %
4. Shanghai +10 %
5. Pechino +10 %
6. Londra +8,6 %
7. Singapore +8,6 %
8. Zurigo +8,0 %
9. Kiev +3,2 %
10. Ginevra +1,6 %
11. Monaco +1,1 %
12. St. Pietroburgo +1,1 %
13. New York (Manhattan) +1,0 %
14. Los Angeles –2,2 %
15. Mosca –8,8 %
 

 

Red

 

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