Nel secondo trimestre il Pil aveva messo a segno un +0,8% e nel primo +0,9%. Gli economisti interrogati dall'ATS avevano pronosticato per il periodo in rassegna un aumento compreso tra lo 0,4 e lo 0,8%.
L'incremento è da ricondurre alla domanda interna, sottolinea la SECO: nei consumi privati si è registrato un +0,3% (+1,8% rispetto al 3. trimestre 2009). Gli investimenti hanno segnato un rialzo dello 0,6% (+3,1% su un anno). Per i macchinari e gli impianti risulta una progressione dello 0,9% (+4,4%), per le costruzioni un +0,4% (+1,8%).
A frenare sono state invece le esportazioni di beni e servizi, diminuite del 3,0% (+3,5% su un anno). Nel settore dei servizi l'export ha subito un calo evidente del 7,0% (-3,9% su base annua), mentre per le merci è stata accertata una flessione dell'1,2% (+7,2 su un anno). Nel secondo trimestre il commercio delle materie prime aveva contribuito in misura importante alla crescita, mentre nel terzo l'andamento di questo settore ha in gran parte determinato il netto calo delle esportazioni di servizi, osserva la SECO.