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SVIZZERAMercato del latte, nuove proposte per la stabilizzazione del prezzo

24.11.10 - 18:55
Il prezzo indicativo, attualmente di 65 centesimi, sarà adattato ogni tre mesi
Ti-Press Samuel Golay
Mercato del latte, nuove proposte per la stabilizzazione del prezzo
Il prezzo indicativo, attualmente di 65 centesimi, sarà adattato ogni tre mesi

BERNA - Dopo l'abbandono del regime di contingentamento, i contadini ricevono sempre meno denaro per il latte. L'Interprofessione Latte (IP Latte) non è riuscita a ridurre l'eccessiva quantità di questo prodotto e ha quindi presentato ai delegati oggi a Berna un nuovo modello che è stato approvato.

Il nuovo sistema è basato su una segmentazione del mercato in tre categorie: la prima riguarda il latte destinato al mercato svizzero (segmento A) per il quale i produttori riceveranno un prezzo stabilito contrattualmente. Il prezzo indicativo, attualmente di 65 centesimi, sarà adattato ogni tre mesi e servirà quale punto di riferimento. Questo regolamento, adottato all'unanimità dai delegati prevede che almeno il 60% del latte possa essere venduto in questa categoria.

A un prezzo inferiore viene venduto il latte esportato nell'Unione europea (segmento B) e ancora più basso dovrebbe essere il prezzo per ogni quantità che viene portata sul mercato mondiale (segmento C). Per queste ultime due categorie i prezzi verranno stabiliti mensilmente. Queste misure da sole non permetteranno di ridurre la produzione del latte e di stabilizzare il prezzo.

Per questo IP Latte chiede trasparenza. Concretamente i contadini e le organizzazioni di produttori che forniscono il latte ai trasformatori dovranno conoscere le quantità e i prezzi del latte dei loro concorrenti. Da parte sua IP Latte controllerà che il prodotto sia venduto nel segmento previsto contrattualmente.

Queste regole sono vincolanti per i membri della IP Latte che rappresentano la maggior parte del mercato. Il comitato deciderà successivamente se intende chiedere al Consiglio federale un'applicazione generale. Resta il problema che ogni agricoltore potrà sempre produrre la quantità di latte che vuole e venderlo in ogni segmento a un prezzo inferiore a quello indicativo.

La Federazione dei produttori di latte, consapevole di questo problema, milita per una soluzione che mira realmente a ridurre la sovrapproduzione. Sostiene quindi la mozione di Andreas Aebi (UDC/BE), firmata da 126 deputati, come mezzo complementare alle misure dell'IP Latte. Il testo, accolto dal Consiglio nazionale contro la volontà del Consiglio federale, propone una tassa per le quantità prodotte che superano la domanda.

Ats

Foto Ti-Press Samuel Golay

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