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SVIZZERAProsegue la ripresa in Svizzera

24.09.10 - 12:44
Anche nel terzo trimestre l'economia svizzera continua a godere di buona salute
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Prosegue la ripresa in Svizzera
Anche nel terzo trimestre l'economia svizzera continua a godere di buona salute

ZURIGO - L'andamento positivo dell'economia elvetica è proseguito nel terzo trimestre. Lo indica la Banca nazionale svizzera (BNS) nel bollettino pubblicato oggi, precisando che su base annua la ripresa è stata particolarmente vigorosa nell'industria manifatturiera. In crescita anche i settori delle costruzioni e dei servizi. Le imprese sono meno caute rispetto al secondo trimestre in merito alle assunzioni, osserva l'istituto di emissione.

La BNS basa le sue affermazioni sui colloqui avuti in luglio e agosto dai suoi delegati alle relazioni con l'economia regionale con i responsabili di 206 aziende. Alla luce del rafforzamento della domanda, per i prossimi mesi le imprese si attendono una crescita del fatturato, tuttavia a ritmi un po' più lenti specie nell'industria manifatturiera.

Nonostante l'andamento favorevole della congiuntura, sussistono timori sulla tenuta della ripresa economica mondiale. Da un lato, preoccupa la situazione delle finanze pubbliche a livello internazionale, con le sue potenziali conseguenze sui mercati finanziari e valutari nonché sulla domanda aggregata nei rispettivi paesi. Dall'altro, "la politica monetaria estremamente espansiva" su scala mondiale - secondo il giudizio di una parte degli interlocutori - comporta rischi inflazionistici e fa temere un brusco rialzo dei tassi di interesse.

Alla domanda sulle conseguenze dell'apprezzamento del franco, oltre la metà delle aziende interrogate ha risposto affermando di non aver constatato nell'insieme alcun impatto rilevante. Da parte di quasi un quinto delle imprese intervistate sono stati segnalati effetti positivi, mentre un quarto abbondante ha lamentato conseguenze più o meno fortemente negative.

Le valutazioni in merito all'apprezzamento del franco svizzero differiscono notevolmente a seconda dei rami di attività, prosegue la BNS. Gli operatori più duramente colpiti sono le imprese manifatturiere e il 60% si è lamentato dell'andamento. Ciò vale in particolare per le imprese operanti nella fabbricazione di beni intermedi (prodotti chimici, materie plastiche) e di investimento (produzione di apparecchiature elettriche e larga parte dell'industria delle macchine) e nell'industria dei metalli.



ATS

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