Secondo indiscrezioni che circolano durante il meeting a porte chiuse in corso a Washington della "Commissione per lo sviluppo", i 186 membri della Banca Mondiale avrebbero così concordato sul dare più influenza all'interno della istituzione globale alle economie emergenti.
I Paesi emergenti ed in via di sviluppo verrebbero a rappresentare complessivamente il 47,19% dei voto all'interno della Banca Mondiale.
Lo stesso presidente Robert Zoellick aveva invitato nei giorni scorsi i membri della Banca a muoversi in questa direzione.
Al Fondo Monetario Internazionale invece si discute da mesi per riuscire a raggiungere un trasferimento analogo e maggiore dei poteri di voto al mondo emergente, ma un accordo in questo senso non è stato ancora raggiunto.