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UBSNiente più soldi ai partiti

19.04.09 - 14:45
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Niente più soldi ai partiti

ZURIGO - Ubs, la grande banca elvetica in difficoltà finanziarie, non intende più sostenere i partiti con donazioni. Al SonntagsBlick in edicola oggi, il neopresidente del Cda Kaspar Villiger ha detto che tale decisione si giustifica finché la banca dipenderà dallo Stato.

La decisione di non più sponsorizzare le formazioni politiche, ha detto l'ex consigliere federale, è stata presa presa prima della sua entrata in funzione. Si tratta di una scelta comprensibile, ha commentato.

Ufficialmente, ha dichiarato all'ATS la portavoce della banca Sabine Jaenecke, ""UBS sta riesaminando gli impegni presi in passato con i partiti politici". Tali doni vanno ridiscussi insieme con le formazioni politiche e il mondo economico.

Il domenicale scrive che la decisione è ormai definitiva. Peter Kurer lo avrebbe confidato ai giornalisti mercoledì scorso a margine dall'Assemblea generale dell'Ubs. Tale decisione sarebbe stata presa personalmente da Kurer.

La scelta di Kurer è condivisa in ogni caso anche dal suo successore: "Finché la banca dipenderà dagli aiuti statali, considero giusto rinunciare a finanziare i partiti", ha sottolineato l'ex ministro. All'ATS, Jaenecke non ha voluto esprimersi sui motivi di questo cambiamento né sulle somme in gioco.

Secondo il settimanale svizzerotedesco, ad essere maggiormente svantaggiati sarebbero il PLR e il PPD. L'anno scorso, su un budget di 3 milioni di franchi, i radicali avrebbero incassato da UBS 300 mila franchi. La capogruppo alle camere Gabi Huber (UR) ha dichiarato di capire la decisione della banca. Il partito deve ora riflettere su come far fronte a questo buco. La consigliera nazionale ha evocato anche un innalzamento dei contributi da parte dei consiglieri federali e dei deputati.

La decisione dell'UBS è anche un brutto colpo per il PPD. Stando al giornale, i democristiani hanno ricevuto l'anno scorso 150 mila franchi. Il presidente del partito Christophe Darbellay si è detto sorpreso dallo stop di UBS alle donazioni per i partiti, ma non ha voluto commentare questa decisione.

Circa l'UDC, il ritiro di UBS non dovrebbe avere secondo il settimanale grosse conseguenze, visto che la formazione politica può contare su generosi donatori interni come Christoph Blocher o Walter Frey.

Unica nota positiva per tutti: il Credit Suisse non intende seguire l'esempio dell'UBS.


ats

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