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BRUXELLESBCE: Trichet, alta inflazione e Pil debole, ma 2009 miglioramento

10.09.08 - 11:00
BCE: Trichet, alta inflazione e Pil debole, ma 2009 miglioramento
BRUXELLES - Nell'area dell'euro l'inflazione resta su valori elevati, e su questi livelli si manterrà anche nei mesi mentre continuano a prevalere rischi di ulteriori accelerazioni dei prezzi. La Banca centrale europea (BCE) si attende una graduale moderazione del caro vita solo nel 2009, ha spiegato il suo presidente Jean-Claude Trichet nel corso di un'audizione davanti alla commissione affari economici e finanziari del Parlamento europeo.

Nel frattempo, sul fronte della crescita si sta assistendo a "un episodio di debolezza", che però secondo l'istituto di Francoforte verrà seguito da "una graduale ripresa nel 2009, in particolare se proseguirà il rientro dei prezzi petroliferi", ha aggiunto Trichet. Inoltre, ha proseguito Trichet, "l'attività dell'Eurozona dovrebbe essere sostenuta da una crescita mondiale relativamente robusta che dovrebbe e beneficiare della crescita sostenuta delle economie emergenti". Trichet ha ricordato le proiezioni della Bce che vedono la crescita del Pil tra l'1% e l'1,7% nel 2008 e tra lo 0,6% e l'1,8% nel 2009.

Tuttavia, ha avvertito, "l'incertezza che circonda le prospettive di crescita è particolarmente elevata nell'attuale congiuntura, con rischi negativi relativi soprattutto ai nuovi incrementi dei prezzi energetici e alimentari e ad un impatto potenzialmente più negativo negli sviluppi del mercati finanziari rispetto a quanto previsto attualmente". A questo proposito Trichet ha ammonito che "dobbiamo stare attenti in modo permanente, non possiamo abbassare la guardia e riposare sugli allori". Le turbolenze "iniziate nell'agosto 2007 sono un processo ancora in corso".

"La stabilità finanziaria - ha detto ancora Trichet - è una delle preoccupazioni principali". In effetti, ha avvertito il presidente della BCE, "siamo in circostanze molto difficili che richiedono forte impegno di tutti". "L'analisi monetaria conferma il prevalere di rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi a medio e lungo termine", ha spiegato. "Mentre la crescita della massa monetaria e del credito mostrano ora segni di moderazione - ha detto Trichet - il ritmo tuttora elevato indica il persistere di rischi al rialzo alla stabilità dei prezzi nel medio termine.

La BCE è anche tornata a mettere in guardia le parti sociali dal rischio di rincorse dei salari sull'inflazione. C'è una "forte preoccupazione" del Consiglio direttivo - ha avvertito Trichet - che nell'area dell'euro si inneschino su ampia scala spirali prezzi-buste paga. Spirali che la BCE intende evitare, anche intervenendo "preventivamente", ha chiarito Trichet. In altri termini l'Eurotower avverte che se dovesse riscontrare accelerazioni della crescita dei salari tali da risultare destabilizzanti, potrebbe procedere a aumenti dei tassi di interesse.

La scorsa settimana il Consiglio direttivo della BCE ha confermato al 4,25% il livello dei tassi d'interesse in vigore per l'area dell'euro. Riprendendo quanto spiegato a seguito della decisione del Consiglio, Trichet ha detto agli eurodeputati che la BCE ritiene che il livello attuale del costo del danaro sia "idoneo per contribuire" a riportare l'inflazione verso i valori obiettivo (2% di crescita annua sulla media di 18-24 mesi).



ATS
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