Assieme a lui altri quattro leader indipendentisti
BARCELLONA - Il presidente catalano uscente Carles Puigdemont e gli altri quattro dirigenti indipendentisti in esilio a Bruxelles hanno rinunciato a chiedere il voto delegato nella seduta costitutiva del nuovo Parlament.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy aveva minacciato un immediato ricorso alla corte costituzionale se Puigdemont avesse potuto votare dall'esilio. La presidenza provvisoria ha invece accettato il voto delegato dei tre deputati indipendentisti in carcere, Oriol Junqueras, Joaquim Forn e Jordi Sanchez.
Sui seggi dei fiocchi gialli - Grandi fiocchi gialli, simbolo della campagna per i 'detenuti politici', sono stati depositati sui seggi dei deputati indipendentisti in carcere o in esilio in Belgio inseguiti da mandato d'arresto spagnolo nell'aula del Parlament catalano durante la seduta costitutiva.
I deputati della maggioranza indipendentista hanno salutato con lunghi applausi i nomi degli assenti quando sono stati chiamati dalla presidenza provvisoria al voto nominale per l'elezione del nuovo presidente dell'assemblea. I tre deputati in carcere hanno potuto delegare il voto, Oriol Junqueras alla numero due del suo partito Erc Marta Rovira, Joaquim Forn e Jordi Sanchez al ministro portavoce uscente Jordi Turull.