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COREA DEL NORDLe due Coree parlano (ancora) di Olimpiadi

17.01.18 - 07:39
Pyongyang e Seul hanno dato il via oggi al terzo incontro in meno di 10 giorni per discutere ulteriori dettagli sulla partecipazione del Nord ai Giochi Olimpici di PyeongChang
Keystone
Le due Coree parlano (ancora) di Olimpiadi
Pyongyang e Seul hanno dato il via oggi al terzo incontro in meno di 10 giorni per discutere ulteriori dettagli sulla partecipazione del Nord ai Giochi Olimpici di PyeongChang

PYONGYANG - Le due Coree hanno dato il via oggi al terzo incontro in meno di 10 giorni per discutere ulteriori dettagli sulla partecipazione del Nord alle Olimpiadi invernali di PyeongChang, del 9 al 25 febbraio prossimi, in vista della riunione di sabato sul tema del Comitato olimpico internazionale.

Al villaggio di confine di Panmunjom le delegazioni sono guidate dal vice ministro dell'Unificazione sudcoreano Chun Hae-Sung e dal vice presidente del Comitato per la riunificazione pacifica Jon Jong-su. Al centro dei colloqui risultano, tra gli altri punti, il numero di atleti nell'ambito di una presenza che includerà tifosi e funzionari di vertice. Importante l'aspetto su trasporto e alloggio della delegazione che devono rispettare le sanzioni contro il Nord del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Da valutare l'aspetto delle delegazioni unificate ai Giochi, anche solo per le cerimonie di apertura e chiusura. Le parti hanno già deciso l'invio da parte del Nord di un'orchestra di 80 persone, più altre 60 corpi tra cori e corpi di ballo.

Anche alle Paralimpiadi - La Corea del Nord ha offerto di inviare una delegazione anche alla Paralimpiadi invernali di PyeongChang: lo riporta l'agenzia Yonhap, in base a quanto riferito da un funzionario del ministero dell'Unificazione in merito all'incontro in corso tra le delegazioni di Nord e Sud alla Peace House del villaggio di confine di Panmunjom.

Le Paralimpiadi sono in programma dal 9 al 18 marzo, due settimane dopo i Giochi invernali. Il funzionario ha aggiunto che le parti si consulteranno in merito con il Comitato olimpico internazionale (Cio) e con il Comitato paralimpico internazionale (Cpi) sui dettagli del dispaccio della delegazione di atleti nordcoreani.

230 tifosi dal Nord - La Corea del Nord ha offerto di inviare un gruppo di 230 tifosi, tra cui le cheerleader, alle Olimpiadi di PyeongChang, parte di una rappresentanza più ampia che dovrebbe raggiungere il Sud via terra, attraverso il varco di confine di Panmunjom.

In agenda, Nord e Sud devono definire oggi dettagli importanti come grandezza della delegazione, trasporti, costi, ipotesi di sfilare insieme alla cerimonia d'apertura e di un team unificato nell'hockey femminile. Con le 140 persone dell'orchestra, la delegazione risulta finora di 370 unità.

Nella sessione del mattino, sono stati esaminati nello specifico il numero di atleti, il numero di tifosi e il team dimostrativo di taekwondo, ha riferito un funzionario del ministero dell'Unificazione di Seul.

In più, riferisce l'agenzia Yonhap, sono stati trattati eventi culturali congiunti al monte Kumgang, in Corea del Nord, e la possibilità di utilizzare il Masikryong Ski Resort, la grande struttura sciistica non lontana da Wonsan, sulla costa orientale nordcoreana, fortemente voluta dal leader Kim Jong-un avendo come riferimento la riproduzione di un modello svizzero.

Per il viaggio, il Nord ha proposto, in considerazione delle sanzioni dell'Onu, di raggiungere il Sud via terra attraverso il varco di Panmunjom o quello del distretto industriale a sviluppo congiunto di Kaesong, attualmente fermo, in enclave nordcoreano.

 


 
 

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