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STATI UNITIMolestie: la candidata democratica Ramsey si ritira

16.12.17 - 15:40
Era stata accusata di aver fatto avance sessuali ad un impiegato e poi di averlo licenziato
Molestie: la candidata democratica Ramsey si ritira
Era stata accusata di aver fatto avance sessuali ad un impiegato e poi di averlo licenziato

WASHINGTON - Prima vittima femminile dello scandalo molestie in Usa: la democratica Andrea Ramsey si è ritirata dalla corsa contro il candidato repubblicano Kevin Yoder in Kansas dopo che il quotidiano locale The Kansas City Star le ha chiesto conto delle accuse mosse nei suoi confronti in una denuncia del 2005. Ramsey fu accusata di aver fatto avance sessuali ad un impiegato di LabOne, una società dove lei lavorava nel settore risorse umane.

Nella citazione si sostiene che la donna fece «avance sessuali indesiderate e commenti sessuali offensivi e allusioni sessuali durante il suo impiego» e che spostò la scrivania di un dipendente, lo criticò e alla fine lo licenziò dopo che le sue avance furono rifiutate. La denuncia venne meno nel 2006, secondo il giornale perché il dipendente ricevette un indennizzo.

Ramsey ha respinto le accuse come una «menzogna» e ha criticato il comitato elettorale del partito democratico che la sosteneva: «Il partito democratico ha attuato lo standard della tolleranza zero. Per me questo significa che le accuse vendicative e false di un dipendente licenziato sono sufficienti per il comitato elettorale del partito per decidere di non sostenere la nostra promettente campagna. Siamo in una fase nel Paese dove una giustizia rozza prende il posto di una analisi attenta, delle sfumature e di un giusto processo».

La replica del comitato non si è fatta attendere: «i membri e i candidati devono dimostrare gli standard più alti. Se qualcuno è colpevole di molestie o assalti sessuali, non deve avare cariche pubbliche».

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