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SPAGNA«È il momento di unirsi per la Catalogna»

04.11.17 - 13:47
Carles Puigdemont ha rivolto un appello a tutti i partiti favorevoli alla secessione in vista del voto del 21 dicembre. E intanto preannuncia ricorso se il giudice darà via libera al suo arresto
Keystone
«È il momento di unirsi per la Catalogna»
Carles Puigdemont ha rivolto un appello a tutti i partiti favorevoli alla secessione in vista del voto del 21 dicembre. E intanto preannuncia ricorso se il giudice darà via libera al suo arresto

BARCELLONA - Il leader catalano Carles Puigdemont ha rivolto un appello a tutti i partiti politici in Catalogna favorevoli alla secessione a unirsi in vista del voto del 21 dicembre. «È il momento per tutti i democratici di unirsi. Per la Catalogna, per la libertà dei prigionieri politici e per la repubblica», ha scritto su Twitter.

Sarà ricorso - Se un giudice belga darà l'ok all'arresto e alla consegna alle autorità spagnole dell'ex presidente catalano Carles Puigdemont, il suo avvocato «presenterà appello», una mossa che potrebbe portare ad un rinvio fino a 90 giorni. Lo riportano i media spagnoli.

Lo ha detto il legale, Paul Bekaert, mentre la procura belga ha detto che il mandato viene «esaminato» prima di essere eventualmente trasmesso a un giudice per l'esecuzione.

Bekaert ha detto che il ricorso porterebbe ad un rinvio dell'arresto di 60 giorni, ed in casi eccezionali anche di 90.

Mandati d'arresto: «Tempi non brevi» - La procura belga ha avviato la procedura interamente giudiziaria di esame dei cinque mandati d'arresto europei ricevuti dalle autorità spagnole, ovvero quelli dell'esautorato presidente catalano Carles Puigdemont e dei suoi quattro ex ministri.

Procedura che in ogni caso non avrà tempi brevissimi. In un comunicato, la procura spiega che il mandato è stato spiccato per motivi di "ribellione, sedizione, distrazione di fondi pubblici e disobbedienza alle autorità", fatti che in Spagna possono essere puniti con 30 anni di prigione.

Dal momento in cui gli accusati vengono fermati e portati davanti al giudice istruttore, questo ha 24 ore per prendere una decisione. E può stabilire sia di non emanare un mandato d'arresto, sia di spiccarlo ma concedendo la libertà condizionata.

Se viene emesso un mandato, il dossier viene sottoposto alla Camera di consiglio del Tribunale di primo grado, che deve decidere entro 15 giorni se il mandato di arresto europeo possa essere effettivamente eseguito. Contro quest'ultima decisione possono presentare appello tanto l'interessato quanto la procura stessa.

E il ricorso verrebbe valutato dalla "Camera di messa sotto accusa", che avrebbe ulteriori 15 giorni di tempo per prendere una decisione.
 
 


 
 

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