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BELGIO / SPAGNA«Non sono qui per chiedere asilo»

31.10.17 - 13:27
Il "President" catalano si pronunciato da Bruxelles spiegando che tornerà in Spagna solo se avrà garanzia di un processo equo
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«Non sono qui per chiedere asilo»
Il "President" catalano si pronunciato da Bruxelles spiegando che tornerà in Spagna solo se avrà garanzia di un processo equo

BRUXELLES - «Abbiamo sempre voluto la strada del dialogo, ma in queste condizioni questa via non era percorribile». Lo ha detto oggi in una conferenza stampa a Bruxelles il presidente del governo catalano destituito da Madrid Carles Puigdemont.

«Venerdì pomeriggio - ha aggiunto - ero alla Generalitat dopo la dichiarazione di indipendenza del parlamento e con una serie di dati che indicavano che il governo spagnolo stava preparando un'offensiva senza precedenti e anche una denuncia del procuratore che prevedeva pene che potevano arrivare a molti anni di detenzione».

«Abbiamo voluto garantire che non ci saranno scontri nè violenza. Se lo stato spagnolo vuole portare avanti il suo progetto con la violenza sarà una decisione sua», ha detto ancora il leader catalano.

«La denuncia del procuratore spagnolo persegue idee e persone e non un reato», ha affermato Puigdemont. «Questa denuncia dimostra le intenzioni bellicose del governo di Madrid», ha aggiunto.

Con il "President" catalano Carles Puigdemont partecipano alla conferenza stampa di Bruxelles i cinque ministri che lo hanno accompagnato in Belgio. Due sono del suo partito il Pdecat, Meritxell Borras e Joaquim Forn, e tre di Erc, Antoni Comin, Dolors Bassa e Maritxell Serret.

«Ritorno in Spagna?» - «Se mi fosse garantito un processo giusto, allora tornerei subito in Catalogna per continuare a lavorare», ha inoltre dichiarato il leader catalano. «Non sono qui per chiedere asilo politico».

«Alla comunità internazionale, all'Europa chiedo che reagisca: l'Europa deve reagire», ha aggiunto, sostenendo che «il caso e la causa catalana mettono in questione i valori su cui si basa l'Europa», ha detto ancora il presidente del governo catalano destituito da Madrid.

«Siamo pronti ad andare in prigione per 30 anni se questo fosse il risultato di un processo giusto, equo», ha assicurato.

Indipendenza sospesa - Come ampiamente previsto, la Corte costituzionale di Madrid su richiesta del governo spagnolo ha dichiarato oggi sospesa in forma cautelare, prima di una sentenza definitiva, la dichiarazione di indipendenza approvata venerdì scorso dal parlamento catalano. La consulta di Madrid ha sempre accolto i ricorsi presentati dal governo spagnolo contro ogni provvedimento indipendentista della Catalogna.

Forcadell e deputati interrogati 2 e 3 novembre - Il giudice istruttore del tribunale supremo cui è stata assegnata la denuncia per presunta "ribellione" contro la presidente del parlamento catalano Carme Forcadell e cinque membri sovranisti dell'ufficio di presidenza li ha convocati per essere interrogati il 2 e il 3 novembre.

Una denuncia parallela è stata presentata pure per "ribellione" davanti alla Audiencia Nacional contro il "president" Carles Puigdemont e il suo "govern".

Avv. Puigdemont: «In Spagna non avrebbe un processo equo» - L'avvocato spagnolo di Puigdmeont Jaume Alonso Cuevillas ha detto che Madrid ricerca "una vendetta" nei confronti del leader catalano, che in Spagna "non avrebbe un giusto processo".

Le dichiarazioni del legale sono giunte dopo che si è appreso che il file inviato ai giornalisti e che contiene la denuncia presentata contro il presidente della Catalogna si chiama: "Più dura sarà la caduta".


 
 

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COMMENTI
 

centauro 6 anni fa su tio
Mi sembra di capire da molti commenti di fb che si vuole incriminare Puijdemont perché vuole secedere dalla Spagna..........ma non era stato indetto un referendum votato da milioni di elettori dove ha prevalso il sì? allora arrestateli tutti!!!!!

Lucauno 6 anni fa su tio
Puigdemont, nome quasi impronunciabile, o Pokemon? Direi che Pokemon sia meglio adatto, moderno e pratico per citarlo. D)) A parte ciò, trovo lodevole il suo tentativo di staccarsi dalla quella Spagna che magna sfruttando chi lavora e guadagna.

centauro 6 anni fa su tio
Risposta a Lucauno
la Catalogna produce il 20% del PIL della Spagna, caso analogo della Lombardia....

Güglielmo 6 anni fa su tio
doveva continuare a fare il pasticcere... adesso so c...zi...

centauro 6 anni fa su tio
Risposta a Güglielmo
mmmmmm.......magari è un mago della crema catalana!

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Questo fenomeno mi ricorda il Bettino Craxi quando era scappato ad Hammamet... ad un intervista aveva assiicurato che non era fuggito e che sarebbe tornato in Italia al più presto... sappiamo tutti come è andata a finire... :-))))

centauro 6 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
in quel caso non si parla di un politico........ma di un ladro!!!!

miba 6 anni fa su tio
...e non era proprio la Spagna quella che aveva attaccato più duramente la situazione in Venezuela? E che dire di un filmato presente in Youtube (se non erro del 2006) secondo cui Mariano Rajoy sostiene ed appoggia l'indipendenza catalana? Siamo proprio in un mondo di buffoni, pagliacci e voltabandiera

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Esatto, ma la gente ha la memoria corta; troppo corta.

centauro 6 anni fa su tio
Risposta a miba
se è vero quello che scrivi allora veramente siamo in un mondo di giullari che ci governano a seconda della convenienza.......che tristezza!
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