Cerca e trova immobili

SERBIAL'America fa la voce grossa: «La Serbia scelga tra Russia e Ue»

23.10.17 - 21:18
L'America fa la voce grossa: «La Serbia scelga tra Russia e Ue»

BELGRADO - Critiche alla posizione "poco chiara" della Serbia, che mira all'integrazione europea e all'adesione alla Ue mantenendo al tempo stesso stretti rapporti di alleanza e amicizia con la Russia, sono giunte oggi da un alto funzionario del Dipartimento di stato americano, in visita a Belgrado.

«Non si può star seduti su due sedie contemporaneamente» - ha detto Hoytt Brian Yee, viceassistente segretario di stato Usa per l'Europa e l'Eurasia. Parlando con i giornalisti a margine di una conferenza l'esponente americano ha invitato Belgrado ad assumere una posizione chiara. «I messaggi di equilibrio non sono messaggi chiari. È importante che il Paese non faccia equilibrismi fra le due parti. È importante che in politica si faccia una scelta strategica, come ha fatto la Croazia ponendo l'adesione alla Ue al disopra di tutto, o il Montenegro con la Nato».

A questo riguardo Hoytt Brian Yee ha detto che negli Stati Uniti non si capisce il perché Mosca chieda con insistenza lo status e l'immunità diplomatica per il personale russo del 'Centro umanitario russo-serbo' di Nis (sud della Serbia). Una cosa questa, a suo avviso, non prevista dalle norme della comunità internazionali. «Perché la Russia lo chiede, perché preme sulla Serbia?». Washington ritiene che tale controversa installazione potrebbe in realtà trasformarsi in una vera e propria base spionistica di Mosca nei Balcani. Ipotesi queste respinte con sdegno sia dai russi che dai serbi secondo i quali si tratta esclusivamente di un Centro di assistenza e pronto intervento per situazioni di emergenza.

Il rappresentante Usa si è poi riferito alla situazione generale nei Balcani, affermando che dalle guerre degli anni novanta sono stati fatti molti progressi, anche se in fatto di sicurezza e stabilità non tutto è ancora risolto. «Il trend complessivo è positivo ma il rischio di nuovi scontri esiste ancora», ha detto Hoytt Brian Yee. «Da come si comporta nella regione sembra che la Russia voglia che i Balcani restino deboli e divisi, e non una regione forte e più integrata nella Ue».

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE