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GERMANIAMerkel vince ma è più debole, il populismo vola in Parlamento

24.09.17 - 21:05
Nella giornata della vittoria della Cdu-Csu, il partito di destra radicale si afferma come terza forza politica. Schulz attacca la cancelliera: «Una campagna scandalosa». Governabilità a rischio
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Merkel vince ma è più debole, il populismo vola in Parlamento
Nella giornata della vittoria della Cdu-Csu, il partito di destra radicale si afferma come terza forza politica. Schulz attacca la cancelliera: «Una campagna scandalosa». Governabilità a rischio

BERLINO - Angela Merkel è chiaramente più debole. I socialdemocratici sono al minimo storico, si può discutere se siano ancora un "Volkspartei", e cioè un grande partito popolare. E per la prima volta dal dopoguerra un partito di destra oltranzista e populista fa il suo ingresso al Bundestag, affermandosi come terza forza del Paese.

La scossa violenta arrivata dal voto di oggi rende la Germania obiettivamente più complessa, ma anche più uguale agli altri partner europei. La diga anti-populista e anti-nazionalista non ha retto e sulle cause delle falle che si sono aperte non mancheranno discussioni e polemiche. «Colpa mia? Io sono la cancelliera federale e sono sempre responsabile di quello che accade», si è schermita Merkel.

Il terremoto populista non rende però la Germania ingovernabile: starà ora alla responsabilità dei cinque partiti tradizionali, che da tempo provano a metter su un cordone di sicurezza contro la crescita degli estremisti, trovare la quadra per dare vita ad una coalizione in grado di portare avanti per i prossimi quattro anni la locomotiva d'Europa.

La discussione sulle coalizioni è cominciata subito dopo la chiusura dei seggi, alla cosiddetta Berliner Runde, un giro di tavolo tra i leader di partito, trasmessa dalla ZDF. Due sono quelle possibili, se non si ricorrerà a una soluzione di minoranza: la Grosse Koalition, che Martin Schulz ha però subito escluso annunciando di andare all'opposizione; e quella non proprio facile detta "Giamaica", cioè l'intesa tra l'Unione, i Verdi (andati meglio del previsto) e liberali.

La cancelliera non si è lasciata affatto impressionare da uno dei risultati peggiori (il secondo) ottenuti dal 1949 dal suo partito e che le costa anche il fuoco amico della Csu bavarese: «Un risultato molto deludente. Dobbiamo coprire il fianco offerto alla destra con decisioni chiare», ha dichiarato Horst Seehofer. «Avremmo sperato qualcosa di meglio, ma abbiamo il mandato e nessuno costruirà un governo contro di noi», ha replicato Merkel, posizionandosi rapidamente sulla via del quarto mandato di governo. «Non era affatto scontato che dopo 12 anni la Cdu fosse ancora il primo partito», è il suo ragionamento, mentre si dichiara «anche soddisfatta di questo risultato».

Ben diverso l'umore di Schulz: «Un giorno amaro, un giorno difficile per la socialdemocrazia», dice parlando alla Willy Brandt Haus, dove i militanti gli hanno comunque tributato un caloroso applauso. Ma anche lui non si è fatto mettere nell'angolo. A sorpresa, ha iniziato subito a fare opposizione. «Siamo un bastione della democrazia, e combatteremo con ogni forza la destra radicale», ha assicurato. «Oggi finisce il lavoro con la Cdu e la Csu, andremo all'opposizione», ha annunciato escludendo una riedizione della Grosse Koalition. Schulz resta «a disposizione» come leader del partito, ma non aspirerà al posto di capogruppo in Parlamento, che potrebbe andare ad una donna.

La clamorosa avanzata dell'Afd semina preoccupazione in tutto il paese: a poche ore dalla chiusura delle urne, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Berlino contestandoli al grido di "Nazisti maiali", "Berlino vi odia". Il boom dell'ultradestra xenofoba inquieta anche i principali gruppi ebraici tedeschi che esprimono allarme.

«Ce l'abbiamo fatta. Siamo entrati in parlamento, e adesso cambieremo il paese», ha affermato il leader dell'AFD Alexander Gauland. Mentre subito dopo, Joerg Meuthen ha tentato di bollare come «campagna elettorale» tutte le accuse ricevute dal partito, che non sarebbe affatto razzista, xenofobo, ma solo una formazione che vuole «occuparsi del paese». Il capo del Congresso ebraico mondiale, Ronald Lauder ha definito l'Afd «un movimento reazionario che ricorda il peggior passato della Germania».

La giornata elettorale di oggi vede anche un altro vincitore: Christian Lindner, riuscito nell'impresa di riportare i liberali (usciti dal Bundestag nel 2013 e poi ridotti al 3%) in parlamento con un risultato a due cifre. «Non siamo terzo partito, come avremmo voluto. Ma siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità», ha dichiarato Lindner.

«Una campagna scandalosa» -  «La campagna elettorale di Angela Merkel è stata scandalosa». Lo ha detto Martin Schulz, al "Berliner Runde" in onda sulla Zdf, il tradizionale confronto fra i leader dei partiti che si sono sfidati alle elezioni, alla presenza della cancelliera. Schulz ha affermato di nuovo che la cancelliera si è sottratta al dibattito. Dal canto suo, Merkel - assieme al leader dell'Fdp Christian Lindner - ha fatto appello al «senso di responsabilità» per il paese, che vive in «tempi tempestosi e difficili», sollecitando il partito a prendere in considerazione anche una Grosse Koalition. Diversamente resterebbe solo la "Giamaica", opzione che Verdi e Fdp non escludono, ma che va vagliata «sui contenuti».

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COMMENTI
 

Zico 6 anni fa su tio
populismo: Treccani Movimento politico-culturale russo, che si sviluppò tra la fine del sec. XIX e l'inizio del XX, aspirante a una sorta di socialismo rurale, in opposizione al burocratismo zarista e all'industrialismo occidentale. estens. Qualsiasi movimento politico diretto all'esaltazione demagogica delle qualità e capacità delle classi popola ri. se sostituite burocrativismo zarista con buroctrativismo UE, non cambia la sostanza. poplulismo, parola usata a vanvera quando si perdono le votazioni o quando si hanno i piedi al caldo come certi politici

F.Netri 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Alla fine... si scopre che i populisti sono ancora loro...i social-comunisti!! :-)))

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
appunto

Nicklugano 6 anni fa su tio
Bene, allora ci sono delle alternative... Ma c'è qualcuno che mi spiega il significato della definizione "populista" ed il perché della connotazione negativa?

vulpus 6 anni fa su tio
Risposta a Nicklugano
Perchè la destra sono i "padroni" e la sinistra sono " il popolino" oppresso. Sono eredità millenarie che a certi nostri politici e giornalisti piace cavalcare, quando vogliono evidenziare certe loro convinzioni

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a Nicklugano
Vulpus, ma se parlo di popolino non succede niente; mentre populista oggi è visto come denigratorio, grazie a chi ne fa abuso (e non è certo la destra)

Nicklugano 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
Precisamente, è ciò che intendevo !

vulpus 6 anni fa su tio
Anche la signora Merkel dovrebbe rendersi conto che se il popolo ha votato così ci saranno dei motivi. Inutile banalizzare e colpevolizzare l'elettorato. Il popolo tedesco sicuramente auspica un cambiamento di rotta della politica interna ed estera della cancelliera.Questo probabilmente è soltanto il cartellino giallo, che le hanno riservato, ma probabilmente se la rotta non verrà modificata ci saranno altri seri pretendenti che arriveranno e sicuramente più affidabili di chi l'ha sfidata questa volta.
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