Cerca e trova immobili

STATI UNITISchiaffo a Trump sull'Obamacare, affossata la riforma

18.07.17 - 22:10
Il presidente rimprovera i suoi per l'occasione mancata e rilancia: «Adesso aspettiamo che fallisca. Poi ricominciamo»
Keystone
Schiaffo a Trump sull'Obamacare, affossata la riforma
Il presidente rimprovera i suoi per l'occasione mancata e rilancia: «Adesso aspettiamo che fallisca. Poi ricominciamo»

WASHINGTON - Nuovo schiaffo al presidente americano Donald Trump sull'Obamacare, con una sequenza di colpi di scena che oggi a Washington hanno segnato il definitivo affossamento del tentativo di ribaltare 'l'odiata' riforma sanitaria voluta dal suo predecessore Barack Obama.

Il tycoon si era speso in prima persona promettendo di revocare e sostituire l'Obamacare. Ma a questo punto, oltre a dar voce alla sua frustrazione e a rimproverare i responsabili (i repubblicani) per l'occasione mancata, può soltanto tentare di dettare la nuova linea, che è poi l'unica via possibile: «Adesso lasciamo che l'Obamacare fallisca. E poi ricominciamo».

Nella notte la leadership repubblicana al Senato aveva dovuto riconoscere di non avere i voti per spingere oltre la sua proposta, in forma di un disegno di legge recentemente rivisto, per revocare e sostituire la riforma targata Obama. Perché dopo l'annuncio che altri due 'dissidenti' si opponevano al testo (e proprio mentre Trump riceveva alla Casa Bianca alcuni senatori per spingere, pressare, convincere che era tempo di portare a casa il risultato) diventava inutile anche quel rinvio per attendere il rientro dalla convalescenza del senatore John McCain, nei giorni scorsi sottoposto ad un intervento chirurgico, il cui voto sarebbe stato decisivo.

I numeri non ci sono. E allora Mitch McConnell non può far altro che tirare fuori l'ultima carta a sua disposizione, ovvero fare un passo indietro e votare soltanto la revoca di Obamacare, come si fece nel 2015 quando Obama mise il veto. Prendendo così tempo per lavorare sulla sostituzione della riforma in un secondo momento.

Non la strada ideale, ma almeno possibile, segnalata tra l'altro anche dallo stesso Trump. È il 'piano C', che però dura l'arco di una nottata: è mattina e i senatori repubblicani Susan Collins del Maine, Shelley Moore Capito del West Virginia e Lisa Murkowski dell'Alaska dichiarano di non poter votare una revoca dell'Affordable Care Act senza che sia prevista una sostituzione della legge. «Non sono venuta a Washington per fare del male alle persone», annuncia la senatrice Capito spiegando la sua decisione in un comunicato.

Il tono di Trump non lascia spazio a dubbi: «Sono deluso, molto deluso! Sono sette anni che ne parliamo... ». Sette anni, in cui i repubblicani hanno dato battaglia a quell'Affordable Care Act che Obama aveva voluto come pietra miliare della sua presidenza, e per questo aveva difeso fino ad alzare il muro del veto contro l'offensiva repubblicana. Una sfida che Donald Trump aveva raccolto e rilanciato nella campagna elettorale, ma che oggi sembra aver definitivamente perduto. L'Obamacare resta e ciò che si prospetta adesso è tornare a parlare con i democratici.

Il terreno si comincia a preparare, sebbene ognuno lo faccia a modo suo: «Adesso lasciamo che l'Obamacare fallisca», incalza Trump furioso, «i democratici ci verranno dietro». Rimasti fino ad ora a guardare, i dem rispondono pacati: «La porta è aperta (per il compromesso ndr), lavoriamo insieme per migliorare l'Obamacare».

In cosa consiste l'Obamacare? - La cosiddetta Obamacare, ovvero la riforma sanitaria fortemente voluta e ottenuta dall'ex presidente statunitense Barack Obama, che la firmò il 25 marzo 2010, ha consentito a milioni di americani che allora non avevano alcuna forma di assistenza medica di stipulare un'assicurazione privata con un sistema di aiuti pubblici.

Ma complessivamente, secondo le intenzioni dell'esecutivo dell'ex inquilino della Casa Bianca, riguarda il 94-95% della popolazione (cittadini e residenti 'legali'), che grazie ad essa dovrebbero avere copertura sanitaria entro il 2019. Ecco di seguito i suoi punti più significativi.

* Ricevono sussidi federali per l'acquisto di una polizza le famiglie di quattro persone che guadagnano non più di 88'000 dollari all'anno.

* Le compagnie di assicurazione non possono negare la polizza ai malati cronici o a chi chiede di assicurarsi avendo precarie condizioni di salute preesistenti. È vietato togliere la copertura a chi si ammala o far pagare di più sulla base della storia medica o dell'età di una persona.

* Le assicurazioni devono includere i figli fino a 26 anni nella polizza di assistenza sanitaria dei genitori.

* Le assicurazioni dovranno coprire almeno il 60% dei costi di servizi e cure sanitarie. Nessuna famiglia deve mai spendere di tasca propria più di 11'900 dollari l'anno.

* Obbligo di assicurazione, con una multa pari a 695 dollari o il 2,5 per cento del reddito inflitta a chi entro il 2016 non si è ancora dotato di assicurazione sanitaria.

* Le aziende con 50 o più dipendenti vengono multate se non offrono copertura sanitaria ai loro impiegati.

 


 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE