TEHERAN - «È assolutamente indispensabile un'inchiesta internazionale imparziale per far luce sugli eventi terribili del 4 aprile in Siria». Lo ha chiesto il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, in un messaggio su Twitter, rimarcando la condanna per «le atrocità a Khan Sheikhoun, dove hanno perso la vita tragicamente e orribilmente per le armi chimiche decine di civili siriani, tra cui donne e bambini».
Secondo Zarif, «la tragedia a Khan Sheikhoun ha avuto luogo in un contesto particolare, quando la Siria e il suo governo avevano da poco preso il sopravvento, militarmente e politicamente, mentre gli estremisti e i loro sponsor erano disperati».
Inoltre, secondo Zarif, «i resti della coalizione anti-siriana avevano finalmente ammesso che il futuro del governo siriano deve essere deciso dai siriani, abbandonando tardivamente e dopo notevoli perdite una precondizione che aveva impedito una soluzione politica indispensabile».
Il capo della diplomazia iraniana sottolinea poi che «il governo della Siria non ha gas sarin, mentre Isis e Al-Nusra ne sono in possesso» e che «mentre il governo siriano ha eliminato le armi chimiche sotto il controllo delle Nazioni Unite, le organizzazioni estremiste non lo hanno fatto. In particolare Isis e Al-Nusra ne sono in possesso e, come documentato a livello internazionale, le hanno usate in Iraq e in Siria».
Infine Zarif ritiene che Isis e Al-Nusra «avevano un chiaro e disperato motivo per usarle, dato che la tragedia di Khan Sheikhoun è avvenuta solo pochi giorni dopo che Trump aveva abbandonato pubblicamente la politica degli Stati Uniti di cambio di regime in Siria».