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FRANCIAÈ sempre più sfida Macron - Le Pen

21.03.17 - 20:42
Keystone
È sempre più sfida Macron - Le Pen

PARIGI - Dibattito vivace nonostante la durata interminabile - 3 ore e mezzo - polemiche, battute e persino qualche momento esilarante (Macron: "Madame Le Pen, è gentile da parte sua, ma non ho bisogno del ventriloquo"). Tutto è però rimasto come prima: Macron è quello che ha convinto di più, la Le Pen non ne aveva bisogno, Fillon non sembra animato dal sacro fuoco della "remontada" e resta 10 punti indietro.

A 34 giorni dal voto del primo turno, la sfida sembra essere fra il leader di En Marche! e la presidente del Front National. Emmanuel Macron non è né un tribuno come Jean-Luc Melenchon né può contare su un partito come François Fillon e Marine Le Pen. Ha però trovato il modo di colpire gli avversari, tutti esponenti della vecchia - o vecchissima - classe politica, tutti tranne lui. Che non è stato sempre chiaro, ha incassato i lazzi della Le Pen e il veleno di Benoit Hamon, ma ha ribattuto colpo su colpo e non si è troppo scomposto.

Stamattina, come ad un segnale convenuto, una componente del governo, la viceministra Barbara Pompili, ha annunciato la sua adesione al progetto di Macron. Il premier Cazeneuve - stretto fra l'incudine di Hamon che per anni ha boicottato il governo e il martello di Macron che ha sbattuto la porta per fare la sua corsa in solitario - ha incassato a denti stretti. La Pompili è la prima nel governo ad annunciare ufficialmente che non vota per Hamon, a giorni seguirà un peso massimo, il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian, e poi ancora altri.

François Hollande, pochi minuti dopo, si è visto annunciare da uno dei suoi consiglieri più stretti, Bernard Poignant, il sostegno a Macron e le conseguenti, inevitabili, dimissioni dalla carica.

I sondaggi post-dibattito dicono che Macron è stato il più convincente, seguito da Melenchon. Marine Le Pen ha dovuto lottare in una posizione isolata da tutti, a volte ha distolto lo sguardo per non polemizzare troppo, altre si è rifugiata in una risata ironica o sprezzante alle parole degli avversari. Fillon sembrava sotto shock per la prima ora e mezzo, poi si è rianimato parlando di politica e pensioni, ma con Macron su quel terreno c'è stato poco da dire. Hamon ha provato a limare il suo progetto di reddito universale ma è risultato dai sondaggi il meno convincente.

In molti si chiedono cosa si diranno di nuovo i contendenti negli altri due appuntamenti già organizzati prima del 23 aprile. Ma gli staff sono al lavoro, e i colpi di scena non mancano.

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