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STATI UNITISteve Bannon e i legami con l'ala destra del Vaticano

07.02.17 - 19:00
Nella saga della ribellione della destra cattolica contro Papa Francesco, il New York Times aggiunge oggi un nuovo tassello
Steve Bannon e i legami con l'ala destra del Vaticano
Nella saga della ribellione della destra cattolica contro Papa Francesco, il New York Times aggiunge oggi un nuovo tassello

NEW YORK - Oltre ad avere aperto un ufficio di corrispondenza in Vaticano quando era a capo di Breitbart, il consigliere della Casa Bianca Steve Bannon ha stabilito da anni «alleanze strategiche» con gruppi arciconservatori che si oppongono alla direzione in cui Bergoglio cerca di muovere la Chiesa.

Il Cardinale Raymond Burke, di recente esautorato dal Sovrano Ordine di Malta, è al centro della rete di contatti stretta da Bannon in Curia, secondo la ricostruzione del New York Times. Burke, che si è apertamente più volte scontrato con il Papa, è un beniamino della destra americana che qualche giorno fa lo ha insignito dell'onorificenza «alla carriera» nella Marcia per la Vita di Washington: una replica incorniciata dai chiodi della Croce di Cristo.

«Bannon, un cattolico, porta le sue battaglie in un altro polo di influenza, il Vaticano, coltivando alleanze con chi a Roma condivide la sua opinione che il Papa sia un pontefice pericolosamente malguidato e forse socialista», scrive il giornale. In Burke, incontrato a Roma nei giorni della canonizzazione di Giovanni Paolo II, l'eminenza grigia dello Studio Ovale ha trovato un'anima gemella «nell'opinione comune dell'Islam che minaccia di sopraffare un Occidente reso sempre più debole dall'erosione dei valori cristiani fondamentali».

Secondo il Times, l'asse tra Bannon e i tradizionalisti cattolici in Vaticano va di pari passo con gli sforzi dell'ex capo di Breitbart di creare alleanze con i partiti di estrema destra in Europa. Non giova alla solidità di Papa Francesco, che domenica scorsa ha mandato un inedito messaggio all'America in occasione del Super Bowl, la perdita di un "alleato" fidato come il presidente Barack Obama: «In questo mondo turbolento, Francesco è improvvisamente un leader più solo», scrive il giornale di New York.

Il collegamento con i gruppi che si oppongono alla direzione impartita alla Chiesa da Papa Francesco gettano ulteriori interrogativi sull'ipotesi di un incontro tra Trump e il Papa, quando in primavera il presidente americano sarà in Italia per il G7 di Taormina. Il blog cattolico Tablet si è chiesto se Trump si recherà in Vaticano, osservando che, se non dovesse accadere, sarebbe «un affronto, in particolare alla luce dei precedenti scontri sulle politiche migratorie».

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