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STATI UNITIBando bloccato, Trump infuriato e ricorso bocciato

05.02.17 - 09:20
La Corte d'appello non ha dato ragione al dipartimento di Giustizia
Bando bloccato, Trump infuriato e ricorso bocciato
La Corte d'appello non ha dato ragione al dipartimento di Giustizia

WASHINGTON - «Che fine fa il nostro Paese quando un giudice può bloccare un bando sui viaggi deciso per la Sicurezza Interna e chiunque, anche con cattive intenzioni, può entrare negli Usa?».

Lo ha twittato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump confermando la sua dura reazione alla decisione di un giudice federale, James Robart, di bloccare il bando agli ingressi negli Usa per persone provenienti da sette Stati a maggioranza musulmana stabilito da un ordine esecutivo dello stesso presidente.

Washington fa ricorso - Il dipartimento americano della Giustizia ha presentato un ricorso alla decisione del giudice federale James Robart che blocca temporaneamente il bando agli ingressi negli Usa per chi proviene da sette Paesi a maggioranza musulmana voluto dal presidente Trump. Il dipartimento di Giustizia chiede dunque ad una corte d'appello di accantonare la disposizione del giudice, attraverso una procedura di emergenza presentata in serata.

«Vinceremo. Per la sicurezza del nostro Paese, vinceremo». Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, appena giunto al gala annuale della Croce Rossa insieme con la first lady Melania, ha risposto ai giornalisti al seguito che gli chiedevano sviluppi sul ricorso. Intanto, nel timore di avere una finestra di tempo limitata, è corsa ai voli diretti negli Usa per chi è in possesso di un visto e proviene dai sette Paesi interessati dal bando. Lo riferisce la Associated Press.

Rula Aoun, direttrice della Arab American Civil Rights League in Michigan, ha parlato al Detroit News di una famiglia pronta a volare dall'Egitto domani e di una donna decisa a viaggiare al più presto possibile.

Ricorso bocciato - La Corte d'appello ha bocciato il ricorso del dipartimento di Giustizia contro la decisione del giudice Robart. Lo riferiscono i media statunitensi.

Su Putin - «Putin? Credi che il nostro Paese sia così innocente?». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un'intervista con uno degli anchor di punta di Fox News. «Io rispetto Putin. Rispetto molte persone, ma non vuol dire che andrò d'accordo con lui, si vedrà».

Sollecitato poi sulle accuse rivolte a Putin di essere un assassino, il presidente Usa ha risposto: «Credi che il nostro Paese sia così innocente?», stando ad un estratto dell'intervista citato da diversi media americani.

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