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UNIONE EUROPEAGlifosato, troppo divisi per votare

19.05.16 - 14:34
Stallo dell'Unione europea sul rinnovo dell'autorizzazione all'uso del discusso erbicida. Greenpeace: «È ora di cambiare rotta»
Glifosato, troppo divisi per votare
Stallo dell'Unione europea sul rinnovo dell'autorizzazione all'uso del discusso erbicida. Greenpeace: «È ora di cambiare rotta»

BRUXELLES - Stallo dell'Unione europea sul rinnovo dell'autorizzazione all'uso del glifosato, il discusso erbicida più diffuso al mondo. Il Comitato di esperti dei 28 Stati membri riunito a Bruxelles è risultato ancora troppo diviso e di conseguenza non si è nemmeno arrivati al voto.

«La Commissione europea ha detto chiaramente che non si sarebbe passati al voto senza una solida maggioranza qualificata degli Stati membri» riferisce un portavoce dell'esecutivo Ue. «Dal momento che era ovvio che non si sarebbe raggiunta la maggioranza necessaria, non si è tenuto il voto» ha detto il portavoce, aggiungendo che a questo punto «la Commissione europea rifletterà su quanto emerso dalle discussioni» e «se non verrà presa nessuna decisione prima del 30 giugno, il glifosato non sarà più autorizzato nell'Ue e gli Stati membri dovranno eliminare le autorizzazioni per tutti i prodotti a base di glifosato».

Il tempo stringe, ma la posizione della Commissione europea appare piuttosto ferma: non è intenzionata a decidere al posto dei 28 Stati membri, come già avvenuto tante volte in passato in situazioni analoghe con gli organismi geneticamente modificati (ogm), in assenza della maggioranza necessaria. Secondo quanto si apprende, gli unici Paesi chiaramente contrari in caso di voto sarebbero stati Italia e Francia, mentre Germania, Svezia, Slovenia, Portogallo, Lussemburgo, Austria e Grecia avrebbero optato per l'astensione.

Greenpeace: «È ora di cambiare rotta» - Sul delicato dossier del glifosato «è tempo che la Commissione europea cambi rotta». Questo il messaggio che arriva da Franziska Achterberg di Greenpeace Ue, dopo il mancato voto del Comitato di esperti dei 28 Stati membri sul rinnovo dell'autorizzazione dell'uso del glifosato, il tanto discusso erbicida.

I verdi europei francesi sottolineano invece come la proposta sul tavolo non rispetti «il principio di precauzione» e invitano la Francia a mantenere la sua posizione contraria.

«Si tratta della seconda volta che la Commissione europea ha fallito nell'ottenere l'appoggio dei governi dell'Ue per rinnovare l'autorizzazione del glifosato» afferma Achterberg, secondo cui «non c'è da sorprendersi, dal momento che la Commissione ha continuato a ignorare le preoccupazioni di scienziati indipendenti, parlamentari e cittadini europei».

La proposta sul tavolo degli esperti «era scandalosa e calpestava senza scrupolo il principio di precauzione previsto dai trattati europei», commenta Michele Rivasi, eurodeputata dei Verdi europei.

«La decisione dell'Europa sul glifosato subisce oggi un colpo d'arresto significativo malgrado la pressione esercitata da mesi da parte di Monsanto», aggiunge uno dei leader storici dei Verdi Ue, José Bové, che invita la Francia «a mantenere la rotta contro la riautorizzazione del glifosato». «La Commissione europea sarebbe mal consigliata a preferire la voce degli industriali a quella dei cittadini europei in questo affare» conclude Bové.

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